Forse è un po’ presto per parlarne, ma è proprio il lavoro degli analisti fare previsioni e dare indicazioni sui trend futuri, con l’ambizione che tali proiezioni si rivelino poi azzeccate: nel caso del box-office, qualche mese fa la società di analisi Gower Street Analytics aveva fatto una stima sul 2021 puntando a 21 miliardi di dollari incassati a livello globale. I dati attuali parlano di 19.2 miliardi incassati entro l’11 dicembre (un incremento del 75% rispetto al disastroso 2020), e con il successo di Spider-Man: No Way Home alle porte i 21 miliardi potrebbero essere raggiunti entro fine anno.

Ora la stessa firma si sbilancia sul 2022, quando confidando nell’attenuarsi della pandemia e soprattutto nell’implementazione di misure preventive che permettano alle attività ricreative di tornare a pieno regime dovrebbe esserci un ulteriore, forte incremento negli incassi. La stima attuale parla di 33.2 miliardi di dollari, con un incremento del 58% rispetto a un anno fa.

Il 2022 è stato piagato, nella prima metà dell’anno, ancora da chiusure e problemi legati alla pandemia, e ai relativi rinvii. Nella seconda metà dell’anno invece si sono concentrate la maggior parte delle uscite cinematografiche più attese, che sono riuscite a cavarsela nonostante una recrudescenza di preoccupazioni dovute alle varianti. Va detto che il problema principale a livello di box-office globale, in questi ultimi mesi, è stato dovuto alla decisione del governo cinese di non assegnare date di uscita ai grandi blockbuster americani, frenando quindi il potenziale d’incasso di pellicole come quelle dei Marvel Studios e non solo. Non è chiaro se nel 2022 questo problema si ripresenterà ancora, ma la speranza è che si possa tornare presto a livelli pre-pandemici: secondo Gower, nel 2023 si potrebbe tornare a una cifra intorno ai 40 miliardi di dollari.

L’anno prossimo gli Stati Uniti dovrebbero peraltro tornare in testa alla classifica globale. Nel 2020 e nel 2021, la Cina ha battuto tutti: quest’anno saranno 7.1 i miliardi di dollari raccolti nel più grande mercato cinematografico del mondo (con un incremento del 128% rispetto al 2020), mentre gli USA chiuderanno a 4.4 miliardi. L’anno prossimo, invece, questi ultimi punteranno ai 9.2 miliardi di dollari, mentre la Cina dovrebbe chiudere intorno agli 8.2 miliardi di dollari. Molto dipenderà però, come detto, dalla propensione a dare il via libera o meno alla distribuzione dei prodotti Hollywoodiani.

Fonte: Variety

 

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