Ospite del Tribeca Film Festival (via Variety), Robert De Niro ha riflettuto sul flop di Bronx, suo primo film da regista uscito trent’anni fa. La pellicola vede come protagonista Lillo Brancato Jr. nel ruolo di Calogero, un adolescente che cresce nel Bronx negli anni ’60 ed è indeciso se abbracciare i valori onesti del padre Lorenzo (De Niro) o lo stile di vita del boss della mafia Sonny (Chazz Palminteri).

A fronte di un budget di 21 milioni di dollari, Bronx ne incassò appena 17. De Niro, anche produttore del film, commenta:

Come puoi non essere deluso? Hai fatto tutto questo lavoro per questo. Allo stesso tempo, sono stato fortunato a poter fare il film che ho fatto.

Alla luce di tale risultato, la star ha ammesso che “da allora non mi hanno più chiesto di fare film“, e che è stato una fatica riuscire a dirigerne un altro, ovvero The Good Shepherd, uscito nel 2006. Nonostante questo, conserva un bel ricordo dell’esperienza, sottolineando come il botteghino non è l’unico modo per valutare il successo di un film:

Altri film sono così. Con Marty [Scorsese], anche nel caso di Toro Scatenato, fai il film perché lo ami davvero e sai che è quello che vuoi fare perché senti che deve essere fatto. Quando fa un sacco di soldi, è fantastico, perché è una sorta di convalida; molte persone lo vedono. Ma allo stesso tempo, le cose vengono apprezzate in certi modi. Tuttora, [sento che] mi sono divertito a realizzare Bronx ed è stata una grande esperienza poterlo fare.

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FONTE: Variety

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