Burt Bacharach, compositore, musicista e cantante che ha segnato la storia della musica popolare con alcune delle canzoni più amate al mondo (e tra le più usate anche al cinema e in tv), è morto a 94 anni per cause naturali nella sua casa di Los Angeles.

Nato a Kansas City, Missoury, nel 1928 e cresciuto a New York, Bacharach da piccolo si intrufolava nei club jazz ad ascoltare i grandi performer dell’epoca mentre studiava la musica dei compositori classici del novecento. Dopo gli studi di musica classica, è diventato pianista accompagnatore e arrangiatore, arrivando ad attraversare l’Europa con Marlene Dietrich negli anni cinquanta e sessanta.

Alla fine degli anni cinquanta conosce il paroliere Hal David e insieme scrivono due canzoni che scalano le classifiche. Tra i più grandi successi scritti da loro, I Say a Little Prayer di Aretha Franklin, What’s New Pussycat? di Tom Jones, The Look of Love di Dusty Springfield, Make It Easy on Yourself dei Walker Brothers, e poi il capolavoro Raindrops Keep Falling on My Head, eseguita da BJ Thomas e presente nella colonna sonora di Butch Cassidy, vincitrice del Grammy e dell’Oscar come miglior canzone nel 1969. Quell’anno Bacharach vinse anche l’Oscar per la miglior colonna sonora.

Tra le collaborazioni più fruttifere, quella con Dionne Warwick.

Sono oltre 70 i successi di Burt Bacharach, canzoni che hanno segnato la storia e gli hanno fatto guadagnare un posto tra i grandi compositori di musica popolare. Nel 1982 vinse un altro Oscar, per la miglior canzone originale per il film Arturo.

Da ricordare i cameo ne La Tata, in Austin Powers – La spia che ci provava e in Austin Powers in Goldmember.

Fonte: WP

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