Uscito nel 2004, La caduta – Gli ultimi giorni di Hitler racconta il periodo immediatamente precedente al suicidio del dittatore tedesco, interpretato da Bruno Ganz. Si tratta del primo film tedesco dal 1956 a includere Hitler come personaggio principale, diventando oggetto di controversie per aver mostrato il lato umano del protagonista.

Aspetto che invece, recentemente, è stato lodato dallo storico James Rogers, che, ospite di un video di History Hit, spiega:

La caduta è uno dei miei film di guerra preferiti. È stato creato in Germania da registi tedeschi per assicurarsi di avere la loro voce nel racconto della Storia, per mostrare quanto fosse effettivamente accurata e attenendosi ai dettagli reali. Bruno Ganz, l’interprete Hitler, passava le notti ad ascoltare le registrazioni private di Hitler, non i grandi discorsi potenti di guerra, ma i momenti in cui Hitler appariva più debole e sul piano privato. Guardatelo mentre si agita [nella celebre scena in cui scopre che i generali non hanno obbedito ai suoi ordini]. Potrebbe trattarsi del cocktail di farmaci che sta assumendo in questo momento, oppure, più recentemente, alcuni sostengono che prima di suicidarsi avesse tutti i principali sintomi del Parkinson.

Si può dare ordini quanto si vuole, ma quando non c’è più la Wehrmacht, non c’è più l’esercito tedesco, cosa si deve fare? Questa scena ha assunto vita propria a questo punto. Sono stati creati meme su meme su questa scena, ma la potenza di questo attore è fenomenale e credo che l’emozione sia amplificata dal fatto che la si vede attraverso gli occhi di coloro che lo circondano. Le giovani segretarie che erano così orgogliose di lavorare a stretto contatto e che sono terrorizzate, si sente nella sua voce che sa che questa è la fine e che non passerà molto tempo prima che lui ed Eva Braun facciano esattamente questo, si suicidino.

Soffermandosi poi sulla performance di Ganz:

Si può solo immaginare quanto debba essere difficile per ogni attore a cui viene chiesto di interpretare Hitler. Come si fa a stare a metà tra a quell’oratore potente che si alza e prende il controllo della Germania e quell’uomo nella dimensione privata, segretamente distrutto, che stava sveglio di notte e abbozzava progetti di bunker per il suo Vallo Atlantico, che non avrebbe mai funzionato, ma era ossessionato dalla difesa contro gli Alleati, da quell’invasione che sapeva che alla fine sarebbe arrivata.

Si tratta di una persona che aveva prestato servizio nella prima Guerra Mondiale. Era un ufficiale di fanteria. Conosceva la guerra di terra e pensava di conoscere abbastanza bene la guerra, ma non era un comandante militare. Era un politico, per molti versi di grande successo, ma una persona che alla fine della guerra era già in mille pezzi ed è qui che Bruno Gaz ci riesce benissimo [ad interpretarlo]. Mostra il potere, i momenti che traspaiono da Hitler, mostra come sia arrivato alla posizione in cui si trovava per governare il Paese, ma poi mostra anche i momenti di debolezza e credo che sia qualcosa di straordinario che un attore riesca a trasmettere questo così bene, perché molti attori hanno fallito.

Potete vedere il video completo qui sotto:

Cosa ne pensate dell’interpretazione di Bruno Ganz in La caduta – Gli ultimi giorni di Hitler? Lasciate un commento!

FONTE: YT

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