Per il nuovo numero di Empire, a lui dedicato, Christopher Nolan ha riflettuto sulla sua carriera, parlando del suo modus operandi e delle sue ambizioni nel mondo del cinema.

Il regista ha spiegato di aver avuto sempre dei piani nella sua vita, tutti stravolti:

Da giovane avevo una lista di tutti i film che avevo pensato di fare, non ricordo quanti, dodici o tredici… avevo molte idee e molte idee specifiche che volevo realizzare. Se ci ripenso mi rendo conto di non averne realizzata neanche una. Sono cambiate tutte. Quando pianifichi troppo in anticipo nel mondo del cinema non tieni conto di come il terreno culturale cambi così tanto sotto i nostri piedi…. il cinema si evolve. E il compito dei registi, in parte, è aprirsi a far parte di quella evoluzione.

L’obiettivo di Nolan, al momento, è dare un contributo decisivo al cinema:

In generale cerco di aggiungere qualcosa alla filmografia, cerco di fare qualcosa di diverso. Anche se a volte si tratta di cose già viste, cerco di far evolvere il linguaggio assieme ad altri registi della nostra generazione.

Nonostante gli anni, i budget sempre più elevati, così come le ambizioni, Nolan sostiene che i suoi metodi siano ancora molto intimi:

Con gli anni abbiamo trovato il modo di lavorare con persone che capiscono che vogliamo usare quella macchina in maniera svelta. Oppenheimer ne è l’esempio migliore, perché l’abbiamo realizzato molto velocemente. Il cast era molto vasto, c’era molta ambizione, ma abbiamo impiegato tutto il nostro potere per realizzarlo in maniera davvero spontanea.

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