Sono trascorsi 19 anni dall’uscita di Alexander, la pellicola di Oliver Stone dedicata alla vita di Alessandro Magno interpretata da Colin Farrell, Angelina Jolie, Val Kilmer, Christopher Plummer, Rosario Dawson, Jared Leto, Anthony Hopkins e Jonathan Rhys-Meyers.

E, a quanto pare, è proprio Colin Farrell a non aver ancora superato lo smacco delle tante recensioni negative ricevute da Alexander. L’attore ne ha discusso nel corso di una tavola rotonda insieme ad altri colleghi che è stata ospitata sulle pagine dell’Hollywood Reporter.

Questa la sua riflessione in merito:

Le aspettative sono una brutta bestia. Sono successe un sacco di cose con Alexander. L’aspetto più significativo è stato far parte di un gruppo di due, trecento persone che hanno viaggiato per il mondo per racontare questa storia e dare vita al film, una cosa che Oliver Stone desiderava fare fin da quando era al college perché, essendo una vicenda così grandiosa, globale, politica ed emozionante, era qualcosa di realmente personale per lui. È stato molto personale anche per me. E quando parlo di aspettative, intendo, e non scherzo, che stavamo tenendo pronti i nostri smoking. C’erano alcuni dei ragazzi che erano effettivamente convinti che “Bene amici, ce ne andremo agli Oscar. È sicuro”. Perché era un film di Oliver Stone. Avevamo una storia imponente. Una sceneggiatura intensa, brillante e muscolare. Poi ecco che il film viene presentato al pubblico […] Eravamo a Toronto quando le recensioni sono cominciate a uscire e ricordo mia sorella Claudine che mi dice “Oh santo cielo. Non sta andando bene” […] A quel tempo non c’erano scorciatoie di sorta in stile Rotten Tomatoes. Non si parlava in termini di percentuali. Eran o recensioni scritte che arrivavano una dietro l’altra e che andavano a riempire la mia valigia di roba tipo Alessandro lo sciocco, Alessandro il noioso, Alessandro l’inarticolato, Alessandro il debole… Ricordo di aver pensato “Porco ca**o, cosa posso fare adesso?”. Mi sono vergognato tanto.

L’Alexander di Oliver Stone interpretato da Colin Farrell, oltre a essere stato demolito dalla stampa, ha suscitato una lunga serie di controversie per via dell’inaccuratezza storica. Con un budget di 155 milioni, spese di P&A escluse, e un incasso di 167 in tutto il mondo, ha generato una perdita di circa 71 milioni che la Warner ha poi recuperato, nel corso del tempo, grazie alle performance home video e alle altre revenue ancillarie.

Ritroveremo Colin Farrell nei cinema a febbraio con Gli spiriti dell’isola, il nuovo, acclamato film di Martin McDonagh presentato allo scorso Festival del Cinema di Venezia.

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