Lunedì è iniziata una nuova fase di tagli e licenziamenti (si parla di 7000 unità) nella riorganizzazione di The Walt Disney Company voluta da Bob Iger, che dovrebbe portare a circa 5.5 miliardi di dollari di risparmi. In questo contesto, arriva oggi la notizia dell’assorbimento di Marvel Entertainment da parte di Disney e del licenziamento del famigerato chairman Isaac “Ike” Perlmutter. Assieme a lui, lasceranno il co-presidente Rob Steffens e il capo consulente John Turitzin. Il co-presidente Dan Buckley invece rimarrà in carica e riporterà direttamente a Kevin Feige, presidente dei Marvel Studios.

Perlmutter ha preso il controllo della Marvel alla fine degli anni novanta e poi l’ha venduta alla Disney nel 2009 per 4 miliardi di dollari. All’epoca, Iger promise che sarebbe rimasto coinvolto nelle attività della Marvel, anche se non “per sempre.”

Carattere irascibile e implacabile, Perlmutter è stato una mezza spina nel fianco della Disney negli ultimi dieci anni. Nel 2015, Bob Iger gli aveva tolto il controllo dei Marvel Studios dopo che questi sembrava intenzionato a licenziare Kevin Feige. La sua Marvel Entertainment era così diventata una divisione separata dai Marvel Studios che si occupava principalmente di supervisionare i prodotti di consumo legati alla Marvel (incluse le edizioni dei fumetti, che fruttano circa 40/60 milioni di dollari annui, oltre alle licenze per i videogiochi e gli spettacoli), attività che verranno ora assorbite da altri reparti Disney.

Recentemente, Perlmutter aveva sostenuto la tentata (e fallita) azione dell’investitore Nelson Peltz per ottenere un posto nel consiglio di amministrazione della Disney. La resa dei conti tra Iger e Perlmutter sembrava quindi inevitabile, e ironicamente è arrivata proprio grazie ai tagli promessi dal CEO Disney per placare l’interventismo di Peltz.

Fonte: NY Times

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