Quando si cita un film come Il braccio violento della legge (The French Connection) pellicola del 1971 diretta da William Friedkin, interpretata da Gene Hackman, Roy Scheider e Fernando Rey vincitrice di 5 premi Oscar (tra cui miglior film, miglior regia e miglior attore protagonista) inserita dall’American Film Institute nella classifica dei migliori cento lungometraggi statunitensi di tutti i tempi, si parla, a tutti gli effetti, di un pezzo di storia del cinema.

Motivo per cui, al netto di ogni eventuale considerazione del caso su passaggi magari inadatti alla cosiddetta “sensibilità moderna”, è abbastanza difficile che delle eventuali modifiche al montaggio di un’opera come questa passino inosservate.

Cosa che, a quanto pare, è accaduta proprio alla versione streaming proposta sul canale della Criterion Collection de Il braccio violento della legge, pellicola al tempo prodotta dalla 20Th century Fox facente oggi parte del catalogo della Disney.

Come riportato da svariate testate, da Screen Rant a Decider, il controverso blogger Jeffrey Wells di Hollywood Elsewhere, ha notato che svariati passaggi del film sono stati rimossi dalla versione fruibile sul canale streaming della Criterion fra cui un passaggio in cui Jimmy “Papà” Doyle, il personaggio di Gene Hackman, dice “Never trust a ni**er”, ovvero “Mai fidarsi di un ne*ro” e uno in cui sempre Doyle si “lamenta” degli ebrei.

Screen Rant specifica che su Disney Plus Italia la pellicola è proposta senza modifiche di sorta e che al momento nessuno ha commentato la questione in via ufficiale.

Intanto online monta la polemica. Se, da un lato, tutti convengono sul fatto che è giusto e doveroso aggiungere dei disclaimer prima di un film, degli avvisi inerenti alla presenza di termini o rappresentazioni che rispecchiano la sensibilità di un tempo e che non aderiscono a quella attuale, dall’altra si mette in forte discussione una forma di vero e proprio revisionismo storico fatto su quella che è, a tutti gli effetti, un’opera d’arte cinematografica. C’è anche chi sottolinea come pure la copia digitale acquistabile su iTunes abbia subito gli stessi tagli.

Nel momento in cui dovessero emergere nuovi dettagli – o commenti ufficiali – in merito alla vicenda li riporteremo.

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