Doctor Sleep di Mike Flanagan è sia un adattamento dell’omonimo romanzo di Stephen King che una sorta di sequel del capolavoro horror di Stanley Kubrick tratto da Shining, un film che lo scrittore di Bangor non ha mai eccessivamente apprezzato.

In un lungo post affidato a Tumblr, Mike Flanagan ha parlato del rapporto con Stephen King e di come il romanziere abbia inizialmente rigettato i riferimenti diretti allo Shining di Kubrick che lui voleva inserire nella pellicola andando a prendere una strada estremamente differente da quella del libro su cui Doctor Sleep si sarebbe basato.

Ho messo insieme questa proposta che andava a delineare quello che intendevo fare – usare il linguaggio visivo di Kubrick e mantenere l’Overlook Hotel come location della battaglia finale. Il feedback iniziale che avevo ricevuto era un secco “No”. King, non è uno scherzo, non apprezza proprio il film di Kubrick e la sua priorità era che venisse adattato Doctor Sleep non che si rivisitasse Shining. Gli ho detto che se non voleva che lo facessi non avrei indirizzato la storia in quella direzione, anzi, mi sarei proprio allontanato dal film prima di fare qualcosa che avrebbe odiato. Ma decisi di fare un ultimo tentativo. Gli spiegai “Prova a immaginare l’Overlook, decrepito e marcio. Immagina Danny Torrance che cammina lì dentro, risvegliandolo. Le luci che si accendono sopra la sua testa mentre cammina attraverso le stanze. Mentre vaga lì dentro riesce a trovare la Golden Room, il salone dorato con il bar così familiare dove c’è un bicchiere vuoto che sta lì ad aspettarlo. Ed ecco che vediamo un barista con una faccia nota pronto a versargli da bere dopo averlo salutato con un ‘Buonasera signor Torrance’. E se il barista fosse suo padre?”. Dopo un po’ di tempo abbiamo ricevuto la sua risposta che recitava: “Fallo”.

Doctor Sleep

Perché Stephen King odia il film di Shining diretto da Stanley Kubrick?

Fra Stephen King e il capolavoro che Stanley Kubrick ha tratto dal suo Shining esiste, da sempre, una relazione tutt’altro che “amichevole”. Anzi. E nonostante siano trascorsi più di quarant’anni dall’uscita della pellicola, i sentimenti di King verso il lungometraggio non si sono addolciti più di tanto.

Nel 2016, nel corso di un Botta & Risposta con Deadline, si era così espresso sull’adattamento e sul regista che lo aveva diretto:

Penso che Shining sia un bel film, con un look splendido, ma, come ho già detto in precedenza, è come una meravigliosa Cadillac senza alcun motore sotto al cofano […] Nel film il personaggio di Jack Torrance è del tutto privo di un arco narrativo. Non c’è nemmeno la parvenza di una cosa del genere. Lo vediamo all’inizio del film nell’ufficio di Ullman, il manager dell’hotel, e poi, ecco lo sai, è già del tutto folle. Tutto quello che fa è limitarsi a impazzire sempre di più. Nel libro è una persona che lotta per mantenere la sua sanità mentale e, alla fine, perde la battaglia. Per me questa è una tragedia. Nel film non avverti nulla di ciò, perché non c’è alcun effettivo cambiamento. L’altra grande differenza è nel finale. Nel mio libro l’hotel esplode. Alla fine del film di Kubrick è tutto congelato. Una differenza di non poco conto. Ho incontrato Kubrick e non c’è il benché minimo dubbio sul fatto che fosse una persona intelligente. Ha dato vita a film molto importanti per me, come Il Dottor Stranamore e Orizzonti di Gloria. Ha fatto cose splendide, ma aveva comunque una mentalità molto chiusa. Nel senso che quando lo incontravi e parlavi con lui, era in grado di interagire in modo perfettamente regolare, ma ti dava l’impressione di non essere davvero lì. Era racchiuso in sé stesso.

Il tema ha riacquistato una certa rilevanza proprio in occasione dell’uscita di Doctor Sleep nell’autunno del 2019. È stato proprio durante gli impegni stampa per la promozione dell’opera diretta da Mike Flanagan che Stephen King ha avuto modo di ragionare su come, a suo modo di vedere, il film andasse a redimere tutto quello che disprezzava della pellicola di Kubrick.

Ho letto con molta attenzione lo script di questo film. Perché, ovviamente, volevo fare un buon lavoro col sequel considerato che le persone conoscono bene il libro di Shining e non avevo intenzione di fare dei casini. Ho gradito tutti i film di Mike Flanagan, con cui ho già lavorato per Il Gioco di Gerald. Ergo, ho letto la sceneggiatura con molta, moltissima attenzione e mi sono ritrovato a pensare “Da questo momento tutto quello che ho sempre disprezzato della versione di Shining fatta da Stanley Kubrick è redento” […] Non voglio addentrarmi nella questione di quanto sia o meno grande il film di Kubrick e di quelli che sono i miei sentimenti a riguardo. Tutto quello che voglio dire è che Mike ha preso il mio materiale e ha creato una storia sensazionale e le persone che lo vedranno lo ameranno come me. E lo faranno proprio perché è riuscito a prendere il mio romanzo, Doctor Sleep, e a saldarlo in qualche maniera senza soluzione di continuità con lo Shining di Stanley Kubrick. Quindi sì, l’ho apprezzato parecchio.

Trovate tutte le informazioni su Doctor Sleep nella nostra scheda.

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FONTE: Mike Flanagan su Tumblr

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