Qualche anno fa, la Universal aveva cercato di rilanciare con il Dark Universe l’universo cinematografico dei suoi Mostri Classici, quello ispirato alle storiche pellicola di Dracula, La Mummia, L’Uomo Invisibile, L’Uomo Lupo, La moglie di Frankenstein e la stessa Creatura di Frankenstein.

Poi però, il fallimento del nuovo film di La Mummia interpretato da Tom Cruise, fece naufragare il progetto di rilancio battezzato appunto Dark Universe. Dopo qualche anno di limbo, la major ha poi deciso di tornare sui suoi passi inaugurando insieme a Jason Blum un nuovo corso fatto da pellicole dal budget decisamente più contenuto in grado di massimizzare il rapporto costi/ricavi. Uscito poco prima dello scoppio della pandemia di nuovo Coronavirus originatasi in Cina, L’Uomo Invisibile di Leigh Whannell ha ottenuto ben 143 milioni di dollari d’incasso a fronte di un budget di appena 7.

In una chiacchierata fatta con The Playlist, Eric Heisserer, uno degli sceneggiatori ingaggiati dalla Universal per la writer’s room del Dark Universe, ha avuto modo di riflettere sul naufragio di questo ambizioso “veliero”:

È stata un’esperienza davvero molto strana. C’era, senza ombra di dubbio, un importante brain trust di scrittori seduti attorno al tavolo. C’erano davvero troppe voci in capitolo che non andavano mai d’accordo. Pareva la cena del Ringraziamento dai miei genitori con tutti i parenti che si mettono a battibeccare. C’era chi diceva “I mostri dei nostri film dovrebbero essere villain o dovrebbero essere eroi?” e poi c’era chi diceva “Potremmo costruire l’aereo mentre stiano volando”. Poi c’eravamo io e Jon Spaihts che dichiaravamo “Quella dell’aereo è una analogia agghiacciante e non vorremmo proprio trovarci a bordo di quell’aeroplano. Cosa stiamo facendo qui?”.

Al tempo, lo sceneggiatore era stato ingaggiato per lavorare allo script del novo film di Van Helsing.

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