Uscito al cinema nel 2000, Il libro segreto delle streghe – Blair Witch 2, il sequel di The Blair Witch Project – Il mistero della strega di Blair, venne distrutto dalla critica ottenendo comunque un discreto box office. Incassò circa 47 milioni di dollari a fronte di un budget di 15. Nulla di paragonabile ai 248 milioni d’incasso del primo, che peraltro costo meno di mezzo milione di dollari (spesi principalmente in post-produzione perché quello delle riprese fu di circa 60k dollari), ma neanche una tragedia.

In una recente intervista, il regista del film, Joe Berlinger, ha potuto parlare dell’eredità del film a due decadi di distanza dal suo debutto in sala:

Mi fa impazzire che siano già trascorsi 20 anni. È una cosa che ho iniziato a realizzare di recente quando ho cominciato a ricevere telefonate per la ricorrenza, inclusa la vostra. 20 anni fa, sconvolgente. Ero giovane, all’inizio della mia carriera e, da quella volta, mi sono accadute cose alquanto straordinarie. Non penso che Il libro segreto delle streghe – Blair Witch 2 sia stato un momento fondamentale della mia carriera principalmente perché ho imparato molte cose. È stata un’esperienza dolorosa. E ho fatto talmente tante cose nel mentre che mi sono dimenticato di quel film. L’ho proprio rimosso da quello che faccio e quello che sono. Anche perché venne triturato dallo studio e non fu piacevole, per usare un eufemismo.

Questa la sinossi ufficiale di Il libro segreto delle streghe – Blair Witch 2:

Jeff, la pecora nera del villaggio, da poco dimesso da un istituto psichiatrico, ha trasformato la sua ossessione per la Strega di Blair in business attirando quattro ragazzi a Burkettsville per esplorare il Black Hills del Maryland dove si presume abiti la Strega. I cinque ragazzi si troveranno intrappolati in un incubo da cui è impossibile fuggire.

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