In occasione di una chiacchierata con l’Hollywood Reporter l’animatore Ruben Aquino è tornato a parlare del lavoro fatto per Il re leone, il classico d’animazione del 1994.

Sulla realizzazione di Simba adulto, Aquino ha spiegato:

Simba viene mandato via dalle terre selvagge, perciò deve fare i conti con il mondo e con le sue responsabilità. Nei primi disegni aveva occhi profondi e tristi, i peli arruffati, era depresso.

Il suo aspetto, stando al produttore Don Han, non era abbastanza “eroico”, così pescarono a piene mani dal padre di Simba, Mufasa, che era “regale, forte” e con una criniera splendida.

In generale, per lavorare all’aspetto dei leoni, Aquino ha svelato:

Abbiamo guardato così tanti documentari, la Disney riuscì addirittura a farci studiare animali veri. Molti animatori erano lì a disegnare, eravamo vicinissimi ai leoni ed è stato pazzesco notare quanto fossero grossi. Se sei molto vicino e fanno le fusa, puoi sentire le vibrazioni.

Per restare in tema, ricordiamo che la Disney è al lavoro su nuovo film che sarà girato sempre con la stessa tecnologia fotorealistica impiegata da Jon Favreau, regista del primo capitolo uscito nel 2019 che ha incassato 1.6 miliardi di dollari in tutto il mondo.

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