Una lunga analisi pubblicata da Variety va in profondità sui motivi per cui In the Heights – Sognando a New York non è riuscito a sfondare al box-office americano nel weekend che si è appena concluso.

Intanto, il sito parla già di vero e proprio insuccesso al botteghino: l’unico modo che il film avrebbe per recuperare il budget investito, infatti, sarebbe una performance in crescita costante come quella di The Greatest Showman, fenomeno di una generazione difficile da ripetere. Sebbene il budget riportato sia di 55 milioni di dollari, Variety ipotizza che la Warner abbia dovuto pagare dei bonus consistenti a Lin-Manuel Miranda e al regista Jon M. Chu per fargli accettare il lancio in contemporanea su HBO Max, e che quindi tra una cosa e l’altra (vanno contate anche le ingenti spese di marketing) il musical dovrebbe incassare almeno 200 milioni di dollari per dimostrarsi un successo finanziario. Nel suo primo weekend, ha raccolto 11.4 milioni di dollari.

La colpa di questo esordio al di sotto delle aspettative, però, non sarebbe da attribuire al lancio in contemporanea in streaming. La Warner non diffonde i dati di ascolto della piattaforma, e anche lo avesse fatto sarebbe difficile valutare il vero impatto che ha la disponibilità online (incluso nell’abbonamento) nella decisione degli spettatori.

Il presidente della distribuzione domestica della Warner Jeff Goldstein ha commentato sull’Associated Press:

La nostra esperienza, confermata da In the Heights, è che se un film incassa bene al cinema, allora è anche molto popolare sulla piattaforma. Se invece non va bene in sala, va male anche su HBO Max. Sono due realtà molto comparabili.

Insomma, sembra che il film non sia andato bene nemmeno in streaming durante il suo primo weekend. È pur vero che la Warner, che a dicembre dell’anno scorso ha annunciato la decisione impopolare di voler distribuire al cinema e in streaming (per un mese) tutti i suoi titoli del 2021, difficilmente porterà avanti delle tesi contro la sua stessa decisione. Ma in questo caso sembra che si tratti di una conferma del fatto che qualcosa non ha funzionato altrove, forse nel marketing, che non sarebbe riuscito a espandere il pubblico del film oltre alla fanbase (molto attiva, soprattutto sui social) del musical originale.

Dalla sua, il film ha le recensioni molto positive della critica e anche quelle degli spettatori, che con il passaparola potrebbero favorire la tenuta delle prossime settimane, cosa che si auspica lo stesso Goldstein:

Siamo molto fieri del nostro film e speriamo che il pubblico lo scopra nel tempo.

Cosa ne pensate? Ditecelo nei commenti!

 

 

 

 

Classifiche consigliate