In occasione del venticinquesimo anniversario di Independence Day, il regista Roland Emmerich e il produttore e sceneggiatore Dean Devlin hanno raccontato sulle pagine dell’Hollywood Reporter la storia di come venne realizzato il blockbuster, e si sono soffermati sul rifiuto iniziale della 20th Century Fox di avere Will Smith nei panni del protagonista per via del classico pregiudizio di Hollywood secondo cui il pubblico internazionale non va al cinema a vedere film con protagonisti neri.

Emmerich ha spiegato che dopo aver ingaggiato Jeff Goldblum l’unica scelta per loro era Will Smith:

Anche Ethan Hawke era nella nostra lista, ma pensavo che fosse ancora troppo giovane. Era veramente chiaro, per noi, che sarebbero dovuti essere per forza Jeff Goldblum e Will Smith. Era la coppia a cui avevamo pensato. Lo studio ci rispose: “No, non ci piace Will Smith. Non ci dà garanzie. Non funziona nei mercati internazionali”.

E Devlin ha aggiunto:

Ci dissero proprio: “Se ingaggiate un uomo nero in questa parte, uccidete gli incassi internazionali”. Rispondemmo: “Beh, il film parla di alieni dallo spazio. Andrà bene all’estero”. Fu una grossa guerra, e Roland rimase fermissimo su Will Smith – alla fine vincemmo la guerra.

Emmerich ha concluso:

Mancava poco all’inizio delle riprese e non avevamo ancora fatto firmare Will e Jeff. Pestai i piedi: “La gente della Universal ci chiama tutti i giorni, quindi dateci quegli attori o sposteremo il film da loro”. Non credo sarebbe stato possibile farlo davvero, ma sembrava una bella minaccia.

Alla fine, il film incassò la bellezza di 817 milioni di dollari in tutto il mondo, il maggiore incasso del 1996 e il secondo incasso della storia dopo Jurassic Park.

Ricordiamo che Will Smith ha poi rifiutato di partecipare a Independence Day: Rigenerazione perché stufo dei sequel.

Fonte: The Hollywood Reporter

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