Continuavo a dire alla gente dell’industria cinematografica che adoravo i fumetti fin da piccolo, e Iron Man non era ancora stato girato. C’è un film, Lord of War, in cui Nicolas Cage è un trafficante di armi: in quel periodo la Marvel pensava a qualcosa di simile, con un Tony Stark alcolizzato. Chiaramente la mia idea non era così buona, quindi alla fine tutti fecero la scelta giusta. I miei agenti però mi chiedevano in continuazione “Ami i fumetti, vero?”. E allora presentai un’idea anche per Green Lantern.
Tuttavia, Green Lantern venne sviluppato in maniera molto diversa dall’idea che Berlanti aveva originariamente proposto. Nel 2011, il film di Martin Campbell si rivelò un insuccesso. Come spiega Berlanti, l’intera faccenda fu istruttiva:
È meglio commettere i propri errori e trarne un insegnamento che lasciare che altre persone prendano il tuo materiale. Se non sei tu a realizzarlo, se non sei lì, non tutti possono sapere cosa hai in testa. Il diavolo si nasconde nei dettagli, che si tratti del casting o di una scena che può essere rappresentativa di un certo personaggio. Dunque, dopo l’uscita di Green Lantern, quando sono tornato alla Warner mi hanno detto “Tu hai comunque già lavorato su del materiale DC, perché non fai una serie TV?”
Ed è così che Berlanti si è dedicato per The CW all’universo di Arrow, sviluppato con Marc Guggenheim e Andrew Kreisberg, e alle serie The Flash, Legends of Tomorrow e Supergirl.
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