Nel 2021, No Time to Die ha introdotto il personaggio interpretato da Lashana Lynch presentandola canonicamente come la prima donna conosciuta ad avere il titolo di agente 007, ma siamo sicuri che sia stato questo il primo passo verso un “James Bond” donna?

Dalla biografia dedicata ad Ian Fleming scritta da Nicholas Shakespeare – “Ian Fleming: The Complete Man” – veniamo infatti a conoscenza dei piani originali per la saga di Bond, risalenti agli anni ’50, prima ancora che la saga decollasse, in cui si vagliava la possibilità di avere non un James Bond ma una “Jane Bond”.

Il nome della papabile agente 007 più vicina ad avere il ruolo era quello di Susan Hayward, attrice cinque volte nominata al premio Oscar e vincitrice della statuetta come Migliore attrice nel 1958 per Non voglio morire. Hayward era stata infatti nominata più volte dal produttore Gregory Ratoff come Bond in un ipotetico adattamento di Casino Royale, primo romanzo di Fleming, mentre Fleming stesso era più orientato verso altri nomi, tutti di uomini, tra cui Richard Burton, James Stewart e James Mason.

Interessante come tra i nomi fatti da Ian Fleming non comparisse però la scelta finale per il primo iconico volto di Bond, quello di Sean Connery, decisamente non all’altezza delle aspettative di Fleming che – scioccato dalla decisione – disse:

Non sa nemmeno parlare un inglese decente. Non rispecchia per niente la mia idea di Bond, io voglio un uomo elegante e raffinato, non uno che sembra un teppista.

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Fonte: Variety

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