Il futuro di James Bond post-Daniel Craig non è ancora noto anche perché, come hanno già avuto modo di spiegare Barbara Broccoli e Michael G Wilson, i proprietari della EON Production, il nuovo attore dovrà accollarsi un impegno da 10, 12 anni di durata (ECCO TUTTI I DETTAGLI). E malgrado il prestigio del ruolo, non è comunque semplice.

Mentre, presumibilmente, dovremo attendere ancora diverso tempo prima di scoprire il nome del nuovo interprete, ma, parlando con l’Hollywood Reporter, i due hanno spiegato che, anche prima di capire chi sarà il nuovo James Bond, è fondamentale trovare una nemesi.

Quando il magazine domanda loro quali siani i cambiamenti della società che potrebbero riflettersi nel prossimo Bond spiegano:

Broccoli: È difficile saperlo. Quando ci sediamo insieme ai nostri scrittori cominciamo sempre col domandarci “Di cos’ha paura il mondo”. Cominciamo tutto pensando “Quale sarà il villain di Bond?”. Cerchiamo di focalizzarci su quello, come una sorta di sovrastruttura della storia, per poi guardare alla vita emozionale di Bond, quello che dovrà affrontare a livello personale con cui non ha mai avuto a che fare in precedenza. Ergo, ci sono due questioni molto rilevanti in questi film: una è di carattere geopolitico, l’altra è più personale.

Wilson: Tutti pensavano che con la caduta del Muro di Berlino sarebbe stato tutto rosa e fiori e non ci sarebbero state altre storie da raccontare. Beh, avevamo torto. Il mondo è completamente imprevedibile e offre un ricco ambiente per lo storytelling.

Trovate tutte le informazioni su No Time to Die, l’ultima pellicola della saga di 007, nella nostra scheda del film!

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