Ormai è abbastanza impossibile non associare Bradley Cooper a Rocket Raccoon, l’iconico procione antropomorfo dei Guardiani della Galassia a cui presta la voce nella versione originale della saga di James Gunn citata (e non solo, visto che il personaggio appare anche in altre pellicole dell’Universo Cinematografico della Marvel).

Qualche ora fa, su Twitter, James Gunn ha svelato un retroscena proprio sul casting di Bradley Cooper, operazione sulla quale un ex dirigente della Disney aveva, a quanto pare, dei dubbi:

Un executive – che non è più nell’organico dei Marvel Studios/Disney – vide un montaggio preliminare e disse “Ma perché abbiamo speso dei soldi per Bradley Cooper se all’orecchio non pare neanche Bradley Cooper?” al che feci notare che l’avevamo ingaggiato perché è un grande attore. Era quello il punto. Stava creando un PERSONAGGIO.

 

 

In un altro Tweet, James Gunn illustra invece le differenze fra la prima proposta di trama che aveva sottoposto ai Marvel Studios per il primo Guardiani della Galassia e quella per il capitolo due:

La mia proposta per Guardiani consisteva in un documento di 19 pagine sull’aspetto visuale del film, su una corposa sequenza per cui avevo preparato gli storyboard (la fuga da Morag) e un’intera presentazione con elementi visuali, riferimenti vari e attori. Per la seconda, di base, è andata che ho detto ai Marvel Studios “Il padre di Star-Lord è Ego, il pianeta vivente!” con loro che mi rispondono “Ok, figo, vai!”.

 

 

Puntualizza anche che Zoe Saldana era la sua prima scelta per la parte di Gamora e che si tratta dell’unico nome presente nella “pitch” che è poi finito effettivamente nel cast della pellicola (a quel tempo, Yondu, scritto per Michael Rooker, non era ancora presente nella storia):

 

Cosa ne pensate di questi aneddoti raccontati da James Gunn? Ditecelo nei commenti!

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