Si è tenuta ieri sera la proiezione di gala di Jeanne du Barry – la favorita del re, film d’apertura della 76 esima edizione del Festival di Cannes diretto da Maïwenn che segna il ritorno sullo schermo di Johnny Depp dopo una lunga pausa dovuta alle sue vicende legali poi risolte. C’era quindi molta curiosità intorno a questo film, in cui Depp interpreta re Luigi XV (un ruolo il cui minutaggio è piuttosto ridotto).

Noi lo abbiamo video recensito qui, e a breve condivideremo anche la nostra recensione scritta. Intanto, condividiamo alcuni dei commenti della critica internazionale verso il film che arriverà in Italia a settembre con Notorious Pictures.

“Più frustrante che un fiasco”

Indiewire: “Più frustrante che un fiasco, Jeanne du Barry soffre piuttosto di una quasi totale miopia, prendendo vigore con arguzia e ingenuità quando le costellazioni si allineano e la protagonista può risplendere, e spegnendosi per evitare il rischio di qualsiasi eclissi. Il film si accende e brucia forte, per poi esaurirsi rapidamente”.

“Pretenzioso e stravagante”

The Guardian: “Un film pretenzioso e stravagante, come una di quelle leccornie che vengono languidamente sgranocchiate a corte, comunque molto appetitoso. È ben arredato e costumato con attori caratteristi di prim’ordine nei ruoli di supporto e alcune meravigliose location e interni girati nella stessa Reggia di Versailles”.

“Inaspettatamente piatto”

Variety: “Nel tentativo di recuperare la reputazione di questa donna, il film di Maïwenn risulta inaspettatamente piatto: rischia così di trasformare un potenziale scandalo in una noia regale”.

“Non si tratta di grande cinema memorabile”

Screen: “Non si tratta di grande cinema memorabile, ma la forza della storia e alcune delle interpretazioni compensano questo aspetto”.

“Sia moscio che superficiale”

THR: “Viste le recenti polemiche che circondano Depp, per non parlare di Maïwenn stessa, il risultato della loro collaborazione è un film d’epoca visivamente bello che risulta sia moscio che superficiale, e certamente lontano da qualsiasi scandalo”.

“Girato splendidamente”

The Telegraph: “In gran parte girato splendidamente, con panorami pittorici della campagna francese e molti abbaglianti interni di Versailles. Ma la relazione centrale non convince mai – tutto sembra solo una performance, messa in scena per il beneficio dei cortigiani e, per estensione, di noi”.

“Una storia confusa”

The Playlist: “La recitazione fa poco per salvare una storia confusa, con l’accento francese di Depp in grado di distrarre quasi il suo trucco distorto, la performance calcata dell’attore punta a un’affettazione comica ma precipita pericolosamente verso la parodia. Recitando assieme a Depp, Maïwenn contorce drammaticamente il suo volto nel tentativo di trasmettere emozioni che non riesce a incarnare realmente attraverso i cambiamenti tonali della sua interpretazione: la protagonista raramente riesce a evocare l’empatia – o l’avversione – di cui il film ha così disperatamente bisogno”.

Jeanne du Barry: la trama

Jeanne Vaubernier, una giovane donna della classe operaia affamata di cultura e piacere, usa la sua intelligenza e il suo fascino per salire uno dopo l’altro i gradini della scala sociale. Diventa la favorita del re Luigi XV che, ignaro del suo status di cortigiana, riacquista attraverso di lei il suo appetito per la vita. I due si innamorano perdutamente e contro ogni decoro ed etichetta, Jeanne si trasferisce a Versailles, dove il suo arrivo scandalizza la corte.

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