“Come potete immaginare, una decisione di queste proporzioni non è facile” ha commentato Josh D’Amaro, capo dei parchi Disney, in una lettera diffusa da CNBC:
Per molti mesi, l’amministrazione ha lavorato senza sosta per evitare di allontanare qualcuno dalla compagnia. Abbiamo ridotto le spese, messo in pausa progetti di investimento, messo in aspettativa il nostro staff pur pagando l’assistenzialismo, e modificato il nostro modus operandi per lavorare nel modo più efficiente possibile, ma non possiamo più mantenere lo staff al completo in modo responsabile con una affluenza così ridotta.
Da qui allora la decisione di licenziare quasi trentamila dipendenti, la maggior parte dei quali in posizioni part-time.
I parchi a tema Disney in Florida, Giappone, a Parigi, Shanghai e Hong Kong sono stati effettivamente riaperti, ma all’appello mancano ancora i due in California.
La Disney ha annunciato di aver perso 4,7 miliardi di dollari nel trimestre conclusosi il 27 giugno. “Per quanto sia struggente, questa è l’unica opzione possibile a causa dell’impatto prolungato del Covid-19 nel nostro settore” ha concluso D’Amaro.
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