Quasi un anno fa, Natalie Portman aveva potuto parlare della sua complicata relazione con Léon, il cult diretto da Luc Besson uscito nel 1994 quando l’attrice co-protagonista insieme a Jean Reno aveva appena 13 anni.

Queste le parole che erano state dette dalla star:

È un film che è ancora molto amato e la gente viene a parlarne con me più di quasi qualsiasi altra cosa abbia mai fatto, e mi ha dato la possibilità di fare carriera, ma decisamente, quando lo si guarda ora, ha degli aspetti a dir poco cringe. Quindi, è complicato per me.

In una intervista di qualche giorno fa con The Playlist, Luc Besson ha potuto commentare quello che nel 2023 Natalie Portman ha detto su Léon difendendo il suo film che, chiaramente, è un prodotto degli anni in cui è stato concepito e della persona che Besson era in quel periodo:

Oggi sei la stessa persona che eri a 19 anni o a 25? Avevo 17 anni quando ho fatto il mio primo cortometraggio. I miei genitori divorziarono e mi mandarono in un collegio; non avevo alcuna educazione. Abitavo a 60 chilometri da Parigi. Non sapevo nulla della vita né sull’amore. Non sapevo niente di niente. Ero solo innamorato del cinema. Poi impari, viaggi in paesi diversi, cominci a parlare inglese e incontri persone fantastiche. Sei in grado di perdere e innamorarti, poi ti si spezza il cuore, e poi ti innamori di nuovo, e hai un figlio e una vita normale. Segui sempre le maniere di una società così com’è in un momento. Poi possiamo sempre criticare. Per me però è molto difficile guardare indietro a 30, 40, 50 anni fa. Qual è il punto di fare una cosa come questa? Non capisco. Le cose cambiano, molte cose cambiano in meglio. Alcune in peggio. Ed è la società a dettare questi cambiamenti, alla fine. E dobbiamo adattarci. Oggi, a 65 anni, non sono di sicuro lo stesso che ero tempo fa. Ho cinque figli, e io sono stato lasciato da solo da zero a praticamente 14 anni.

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FONTE: The Playlist

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