Giancarlo Magalli torna nel mondo doppiaggio (dopo aver prestato la voce a Filottete nell’Hercules della Disney) grazie a Il Libro della Giungla di Jon Favreau in cui doppia Re Luigi.

A seguire potete ammirare la prima clip in italiano del film in cui sentiamo Magalli all’opera.

King Louie è il sovrano delle Bandar-log, una colonia di scimmie selvagge e astute. La sua statura e la sua forza lo rendono inarrestabile, tuttavia ha un solo grande desiderio: è alla disperata ricerca del segreto del letale “fiore rosso” degli uomini… il fuoco. Il gigantesco scimmione è convinto che il cucciolo d’uomo Mowgli possieda le informazioni che cerca: il sovrano adulatore utilizzerà la sua parlantina sciolta per spingerlo a rivelargli il segreto.

I filmmakers hanno modificato sia l’aspetto che la specie di King Louie. “Nel nostro film, Louie è un gigantopiteco”, ha raccontato il regista. “Secondo le leggende indiane si tratta di un animale sfuggente, una sorta di yeti della giungla. Dato che si tratta di un personaggio di fantasia, abbiamo aumentato le sue dimensioni e la sua altezza in modo smisurato”.

 

 

Nel cast troveremo Neel Sethi (Mowgli), Bill Murray (Baloo), Ben Kingsley (Bagheera), Lupita Nyong’o (Raksha), Christopher Walken (Re Luigi), Idris Elba (Shere Khan) e Scarlett Johansson (Kaa).

La pellicola approderà nei cinema italiani il 14 aprile 2016.

Ecco le note stampa:

“Il Libro della Giungla è una storia universale, in cui tutti possono identificarsi, che racconta il percorso di crescita di un bambino”, dice il produttore Brigham Taylor. “Walt Disney ha raccontato la storia attraverso l’animazione tradizionale ma noi oggi abbiamo la tecnologia adatta per portare in vita questi personaggi, rendendoli fotorealistici: possiamo inserire perfettamente un bambino vero all’interno di un ambiente digitale, in modo totalmente credibile”.

Secondo Favreau, la storia è comunque il fattore principale. “Penso che i film debbano offrire un’esperienza emozionante”, dice il regista. “Un grande spettacolo visivo non ha valore se il pubblico non riesce a creare un legame emotivo con i personaggi. Ogni storia deve possedere umanità, emozioni e umorismo, senza però tradire le intenzioni del film. L’obiettivo è quello di trasportare il pubblico in un’avventura. Il pubblico vuole il brivido, il divertimento. Ho cercato di fare un film che vorrei vedere anch’io”.

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