Ieri Steven Spielberg è stato insignito dell’Orso d’Oro alla carriera, e per celebrarlo Screen Daily ha raccolto le dichiarazioni di alcuni dei più grandi registi indipendenti, tra cui Thomas Vinterberg, Jane Campion e l’italiano Luca Guadagnino.

Quest’ultimo ha parlato del modo in cui Spielberg ha influenzato il suo stile:

La sua influenza è relativa al fatto che non ho paura di compiere gesti cinematografici chiari. Se pensiamo all’inquadratura “alla Spielberg”, la sua firma, e cioè quella in cui si muove verso un personaggio il quale si avvicina a qualcosa di misterioso che accade fuori dall’inquadratura, con una luce che lo incorona da dietro e la musica che cresce, si tratta di un gesto chiarissimo e massimalista, e penso umilmente che questo mi abbia influenzato.

Guadagnino parla poi della sua scena preferita in un film del regista:

C’è un momento in Jurassic Park, quando i bambini vengono inseguiti dai velociraptor in cucina. È lì che possiamo trovare l’idea stessa di un cinema che racchiude in sé mistero, sogno, incubo e che arriva direttamente dall’espressionismo tedesco.

Nell’intervista, Guadagnino parla anche del suo film preferito di Spielberg:

L’impero del sole. Lo rivedo spesso. Il modo in cui affronta la crudeltà, il dolore e la perdita nello stesso tempo è incredibile. Sembra un gigantesco omaggio a Roberto Rossellini.

Infine, ricorda quando lo ha incontrato:

Era una cena di gala degli Oscar organizzata dall’Academy nel 2018. Alla fine hanno scattato una foto, e lui era posizionato accanto a me. Gli dissi: “Buona sera”, e lui mi rispose: “Buona sera”. Tutto qui.

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