Sappiamo già che, prossimamente, Martin Scorsese si metterà al lavoro su Killers of the Flower Moon, pellicola prodotta dalla Paramount che vedrà nuovamente insieme sul grande schermo Leonardo DiCaprio e Robert De Niro (per i due si tratta della prima volta collaborazione in tandem per un progetto dell’acclamato regista italoamericano).

E, stando a un’indiscrezione, potrebbe ripetersi l’iter di The Irishman, un film nato in seno alla Paramount e passato poi nelle mani di Netflix nel momento in cui la major si è spaventata per l’ingente budget richiesto da Martin Scorsese per realizzare il suo affresco.

A quanto pare, Killers of the Flower Moon necessiterebbe di un budget di ben 225 milioni di dollari (decisamente superiore al comunque salatissimo conto di The Irishman che si aggirava intorno ai 159 milioni) tanto che la Paramount, nonostante la presenza di Leonardo DiCaprio nel cast, starebbe già avvertendo un certo nervosismo. Motivo per cui Martin Scorsese, desideroso di non scendere a compromessi sulla mole dell’investimento con cui realizzare l’opera, vorrebbe trasferire il tutto dalle parti di Netflix, una compagnia che, non dovendo fare i conti con il box-office, potrebbe essere ben disposta a mettere nuovamente mano al portafoglio accaparrandosi un’altra esclusiva di indubbio pregio.

 

Qualche giorno fa, Martin Scorsese ha descritto questo lungometraggio come un vero e proprio western:

Pensiamo sia un film western. Racconta una storia avvenuta a cavallo fra il 1921 e il 1922 in Oklahoma. Sono di sicuro dei cowboy che hanno delle vetture, ma anche dei cavalli. Il film racconterà principalmente della tribù indiana degli Osage alla quale venne dato questo territorio orribile che, però, amavano perché pensavano che i bianchi non si sarebbero mai interessati a esso. Solo che poi ci hanno scoperto il petrolio e, per circa dieci anni, gli Osage diventarono le persone più ricche della terra in quanto a reddito pro capite. Poi, come accaduto nello Yukon e nelle regioni minerarie del Colorado, ci fu lo sbarco degli avvoltoi, dei bianchi, degli europei e tutto andò perduto. Il sottobosco dietro a queste operazioni aveva così tanto potere che era più facile andare in galera per aver ammazzato un cane che un indiano.

Leonardo DiCaprio avrà il ruolo principale, mentre Bob sarà William Hale, il Re di Osage Hills, il responsabile della maggior parte degli omicidi. Gli altri saranno tutti attori nativi americani. È molto interessante riflettere sulla mentalità che ha portato a questo. La storia della civilizzazione che affonda le sue radici fin in Mesopotamia. Gli Ittiti sono invasi da un’altra popolazione e scompaiono, perché sono stati assimilati o, piuttosto, assorbiti. È affascinante vedere questa mentalità che si è riprodotta in altre culture, anche attraverso due guerre mondiali. E che, penso, sia destinata a non morire mai. Credo che sia questo il genere di film che cercheremo di fare.

Killers of the Flowers Moon vede Leonardo DiCaprio nel cast e verrà prodotto da Imperative Entertainment e Paramount Pictures. La sceneggiatura di Eric Roth sarà tratta dal romanzo di David Grann che racconta la storia vera degli omicidi di membri della tribu Osage nell’Oklahoma degli anni venti, occorsi dopo la scoperta del petrolio nelle loro terre. Anche Robert De Niro interpreterà il serial killer William Hale.

Il film dovrebbe uscire nel 2021.

Cosa ne pensate di vedere un altro film di Martin Scorsese prodotto e distribuito, in esclusiva, da Netflix? Ditecelo nei commenti!

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