La carriera come produttore di Martin Scorsese si è intensificata molto nell’ultimo decennio. Negli anni ’90 e 2000, il cineasta è stato dietro a meno di dieci film (tra cui Clockers di Spike Lee) ma poi, a partire da Shutter Island (2010), viene indicato come produttore di tante pellicole, sue o altrui. Ricevendo il premio della carriera dal Producers Guild of America, il sindacato dei produttori americani (via Variety) ha spiegato da cosa nasce questo cambiamento:

Sono sempre stato coinvolto nell’intero processo di produzione. Semplicemente, i miei collaboratori e io abbiamo ritenuto che fosse giunto il momento di prendermi un credit che lo riflettesse.

Nel suo discorso, Scorsese specifica poi che Il suo approccio di base come produttore è: “Tutto riguarda il bene del film, il processo che lo porta sullo schermo” e poi rimpiange i tempi della Hollywood classica:

Hollywood ha avuto molti grandi produttori, persone che hanno davvero lasciato il segno nella storia del cinema, ma perché David O. Selznick [Via col vento, È nata una stella] è unico? Forse perché era un mix insolito di qualità. Aveva il senso dello spettacolo e di grandeur di produttore, la determinazione di un magnate e una pulsione artistica davvero ossessiva. Era un uomo che non si sarebbe fermato finché non avesse ottenuto esattamente ciò che voleva sullo schermo.

Trovo che la forza di volontà sia necessaria praticamente in ogni film, a prescindere dalle sue dimensioni. Ho messo tutto me stesso in tutti i miei film e ho sempre fatto del mio meglio.

Ricordiamo che Killers of the Flower Moon, nuovo film di Martin Scorsese, è ora disponibile su Amazon Prime Video. Trovate tutte le informazioni sul film nella nostra scheda!

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FONTE: Variety

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