Nel mondo dei videogiochi si utilizza il termine crunch per descrivere la pratica lavorativa di costringere gli sviluppatori a turni di lavoro massacranti per rispettare una scadenza. Settimane senza orari e senza giorni di riposo prima dell’invio dell’ultima build. In un momento in cui, secondo la normale tabella di marcia, si dovrebbero dare gli ultimi ritocchi “di bellezza”, i lavoratori si trovano a completare parti fondamentali per il funzionamento del gioco. Questo modo di fare, estendibile a tanta parte del mondo del lavoro, è sotto accusa nel mondo degli effetti speciali.

Il primo imputato? I Marvel Studios.

Il problema con i Marvel Studios

Tutti amano lavorare con il pesce più grosso. Significa prestigio, potere contrattuale futuro, e la garanzia di un flusso continuo di incarichi, data la strabordante sequenza di film e serie tv prodotte negli ultimi anni e annunciate per il futuro. Il sito The Gamer aveva riportato la voce di alcuni dipendenti delle società di VFX, a cui vengono appaltate le sequenze, che accusavano i Marvel Studios di lavorare secondo scadenze impossibili. 

Il metodo di Kevin Feige è infatti quello di prevedere sessioni di reshoot a pochi mesi dall’uscita per sistemare ciò che non performa come desiderato ai test screening o per rifinire dettagli di ritmo o di trama. Non solo scene rigirate, ma anche vere e proprie aggiunte. Su Reddit alcuni lavoratori hanno raccontato la loro esperienza negativa con lo studio.

C’è chi ha chiesto esplicitamente di non lavorare con loro, sebbene siano il cliente più importante dell’azienda. Altri hanno riportato di importanti crisi emotive dei colleghi, attacchi di panico, descrivendo l’esperienza come un inferno. 

Una fonte anonima di Vulture ha fatto una maggiore luce sul problema. Ha parlato di sessioni di lavoro da 64 ore a settimana e di una fama ormai diffusa della Marvel come un cliente con cui è molto difficile lavorare ma a cui nessuno osa dire di no.

Offerte a ribasso e mancanza di personale

I Marvel Studios sono per le società di VFX un cliente prestigioso. Per accaparrarsi il lavoro su un film la casa fa una proposta economica e progettuale. La concorrenza e l’importanza del cliente portano spesso ad offerte al massimo ribasso. Lo studio le accetta per risparmiare denaro, mentre il team di effetti visivi si ritrova in carenza di personale. 

Là dove solitamente opera un team di dieci persone su un film non Marvel, nei film Marvel ci lavorano due persone.

I Marvel Studios sono però anche un cliente piuttosto esigente. Secondo lo slang degli effettisti sono coloro che ti “fottono con i pixel”. Ovvero quei committenti che subissano di richieste, spostando continuamente l’obiettivo e cambiando elementi dell’inquadratura senza avere ben chiara in mente la propria visione.

Concentrandosi sul singolo dettaglio, perdono il quadro completo.  

Le possibili cause

Un problema che attraversa gran parte dell’industria, ma che è particolarmente evidente in questo caso per via anche della provenienza dei registi. Spesso alla guida dei film sono autori provenienti dal mondo dei film indipendenti, non abituati a grandi produzioni e quindi a pensare la scena per costruire gli effetti speciali. Non avendo esperienza con queste tecnologie faticano a immaginare il risultato finale.

Vi abbiamo già parlato della previsualizzazione, uno strumento usato per avere idea del risultato finale, pur con immagini digitali molto grezze. Non basta. Spesso i registi richiedono versioni molto definite in tempi molto brevi. Scadenze non realistiche che, se vengono mancate, costano alla società le future collaborazioni. 

Capita talvolta, come nel caso di Black Panther, che gli artisti di effetti visivi si ritrovino tra le mani sequenze che altri non hanno chiuso in tempo. Si esige molto, salvo poi non coinvolgere i direttori della fotografia nella post produzione, arrivando spesso con inquadrature incoerenti o mal fatte che devono venire sistemate e a volte finiscono nel film stesso. I Marvel Studios chiedono più cambiamenti di quanti ne chiedano gli altri clienti, costringendo a turni di lavoro massacranti. 

Non è ancora stata rilasciata alcuna dichiarazione ufficiale in risposta a una questione che sta diventando pressante e non più ignorabile. Ci sono due possibili cambiamenti concreti che potrebbero migliorare la situazione, secondo gli artisti degli effetti visivi. Il primo è che gli studios insegnino ai propri registi a lavorare con gli effetti speciali per formare una visione più chiara. In secondo luogo serve che le varie case si sindacalizzino in modo da fare le proposte sui progetti senza poter ignorare l’impatto che avranno sui lavoratori. E quindi iniziare a dire di no.

Fonte: Vulture

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