Considerato che fra il 16 e il 26 dicembre Matrix Resurrections, il film con Keanu Reeves e Carrie-Anne Moss, uscirà praticamente in tutto il mondo, a eccezione dell’Italia dove arriverà a partire dal primo gennaio, le varie testate internazionali stanno pubblicando i resoconti degli incontri fatti con il cast dell’attesissima pellicola diretta da Lana Wachowski.

In una chiacchierata fatta col Guardian, Carrie-Anne Moss ha spiegato di essere rimasta letteralmente sbalordita nel momento in cui ha scoperto come sarebbero tornati in scena il suo personaggio, Trinity, e quello di Keanu Reeves, Neo.

Ero talmente emozionata da essere letteralmente al settimo cielo alla prospettiva di lavorare a un nuovo Matrix. Non me lo sarei mai immaginato. La gente mi aveva menzionato la questione in passato, ma io ho sempre pensato che non si sarebbe mai concretizzato. Quando io, Lana, Keanu e una manciata di altre persone ci siamo visti per fare la prima lettura dello script ho pensato. “Come sarà? Come riuscirà a farlo?”. Il modo in cui i nostri personaggi torneranno in scena è qualcosa di realmente inaspettato, sono rimasta davvero sbalordita.

In una chiacchierata di qualche giorno fa fatta da Jonathan Groff, il nuovo interprete dell’Agente Smith, con Entertainment Weekly, l’attore ha spiegato quello che la stessa Lana Wachowski gli ha illustrato in merito a come sia cambiato il suo stile di regia dopo la sua transizione MtF.

Ci ha spiegato come, nei suoi precedenti lavori, fosse solita realizzare questi storyboard che erano quasi dei veri e propri fumetti, era solita dare forma a questi frame precisissimi di quello che voleva ottenere ed era una maniera per controllare il modo in cui narrava una storia proprio perché, dentro di sé, sentiva di avere parecchie cose che sfuggivano al suo controllo. Poi, nel momento in cui ha abbracciato la sua identità, tutto si è riflesso anche nel suo stile di lavorare, l’ha resa più disponibile all’idea di catturare delle cose che sfuggono al controllo.

Ed è sempre Jonathan Groff, dalle medesime pagine dell’intervista linkata prima, a raccontare un retroscena di un’intensa scena di lotta con Keanu Reeves.

Questo il suo resoconto della vicenda:

Lana ci fa “Se potessi proprio aprire la tua mano e mettere il tuo dito sotto al bulbo oculare di Keanu e poi sbattergli la faccia contro il muro, sarebbe grandioso per la macchina da presa”. Guardo Keanu che annuisce in stile “Fai pure”. Che fiducia! Cioè, dovevo girare su me stesso, dargli una manata in faccia e poi sbatterlo su quella roba. In momenti come quelli c’è davvero un sacco di affetto e rispetto.

Trovate tutte le informazioni sul film scritto e diretto da Lana Wachowski nella nostra scheda del film.

Cosa ne pensate delle dichiarazioni di Carrie-Anne Moss e Jonathan Groff sul quarto Matrix?

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