Negli ultimi giorni Meryl Streep ha annunciato che prenderà parte, vestendosi di nero, alla protesta di alcuni partecipanti ai Golden Globes riguardo allo scandalo delle molestie sessuali che sta investendo Hollywood (e in realtà diversi altri livelli della società non solo americana). Rose McGowan, una delle accusatrici di Harvey Weinstein, l’ha criticata sostenendo che “Attrici come Meryl Streep, che hanno felicemente lavorato per The Pig Monster, vestiranno di nero ai Golden Globes in una protesta silenziosa. Il vostro problema è proprio il silenzio. Accetterete un premio fasullo senza fiatare, e questa cosa non avrà alcun impatto reale. Disprezzo la vostra ipocrisia. Forse dovreste indossare tutte abiti Marchesa” (il riferimento è alla marca degli abiti disegnati dalla moglie di Weinstein, Georgina Chapman).

La Streep non ha aspettato molto, e ha diffuso un lungo comunicato nel quale spiega di non aver taciuto “volutamente”, in quando non sapeva. Ve lo traduciamo:

Mi ha addolorata essere attaccata da Rose McGowan sui titoli dei giornali lo scorso weekend, voglio farle sapere che non conoscevo i crimini di Weinstein, non li conoscevo negli anni novanta quando lui l’aggredì, o nei decenni successivi quando aggredì altre.

Non sono in silenzio volutamente. Non lo sapevo. Non approvo tacitamente lo stupro. Non lo sapevo. Non mi piace che le giovani donne vengano molestate. Non ne sapevo nulla.

Non so dove abiti Harvey, né ha mai visitato la mia casa.

Non mi ha mai invitata in una sua camera d’albergo.

Sono stata nel suo ufficio una sola volta, l’ho incontrato per La Musica del Cuore di Wes Craven nel 1998.

HW ha distribuito film miei fatti da altre persone.

HW non era un regista, è stato spesso un produttore, prevalentemente vendeva film fatti da altre persone – alcuni buoni, altri non buoni. Ma non tutti gli attori, le attrici e i registi che hanno fatto film distribuiti da lui sapevano che abusava delle donne, o che aveva stuprato Rose negli anni novanta, oltre ad altre donne prima e dopo, finché non è uscita la notizia. Non sapevamo che HW comprava il silenzio delle donne.

A HW serviva che noi non sapessimo, perché avere a che fare con noi gli dava credibilità, la possibilità di attirare giovani donne in circostanze nelle quali avrebbe potuto far loro del male.

Aveva più bisogno lui di me che io di lui, e per questo fece di tutto perché non scoprissi nulla. Sembra che abbia ingaggiato anche degli ex agenti del Mossad per impedire che queste informazioni divenissero pubbliche. Rose e tutte le altre vittime di questi uomini potenti, ricchi e senza scrupoli, sono avversari contro i quali vincere, a tutti i costi, è l’unico risultato accettabile. Per questo viene istituito in questo periodo un fondo per la difesa legale delle vittime, un fondo al quale centinaia di brave persone della nostra industria stanno contribuendo: l’obiettivo è abbattere questi bastardi e aiutare le vittime a combattere questa battaglia.

Rose ha dato per scontata (e ha diffuso in lungo e in largo) una cosa non vera su di me, e volevo che sapesse la verità. Attraverso amici comuni, le ho telefonato non appena ho letto i titoli sui giornali. Ho passato la giornata di ieri e stamattina attaccata al telefono, sperando di esprimerle il mio profondo rispetto nei confronti del coraggio avuto da lei e da altre nell’esporre i mostri che si trovano tra noi, e la mia empatia verso il suo dolore, che prosegue ancora oggi. Nessuno può cancellare ciò che hanno fatto boss come Bill O’Reilly, Roger Ailes e Harvey Weinstein alle donne con gli attacchi ai loro corpi e la loro abilità di cavarsela. Speravo mi avrebbe ascoltata, ma non ha risposto al telefono. Spero che legga questo mio comunicato.

Mi dispiace tantissimo che mi veda come avversaria, perché siamo insieme, unite a tutte le donne della nostra industria, e combattiamo lo stesso nemico: uno status quo che vuole a tutti i costi riportarci indietro ai vecchi tempi, quando le donne venivano usate, abusate ed escluse dai livelli più alti dell’industria in cui si prendono le decisioni. È lì che venivano concordati gli insabbiamenti. Quelle stanze vanno disinfettate e integrate, per far sì che qualcosa inizi a cambiare.

Al momento la McGowan ha risposto così:

 

 

Cosa ne pensate? Ditecelo nei commenti!

Fonte: Deadline

 

 

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