È morto Michael Cimino, regista di Il Cacciatore (per il quale vinse l’Oscar come miglior regista e miglior film) e I Cancelli del Cielo.

Non è chiaro quanti anni avesse realmente, ma si pensa avesse 77 anni compiuti (si diceva fosse nato il 3 febbraio 1939 anche se vi sono notizie contrastanti).

A dare la notizia Alberto Barbera, direttore del Festival di Venezia, e poco dopo Thierry Fremaux, direttore del Festival di Cannes, che ha comunicato che “è morto in pace circondato da chi gli voleva bene e dalle due donne che lo avevano amato. Anche noi lo abbiamo amato”:

 

 

https://twitter.com/THIERRYFREMAUX/status/749329806257430528

Cimino è noto per la sua rapida ascesa e la rovinosa caduta come regista. Solo otto i film da lui diretti, con il giro di boa al terzo, I Cancelli del Cielo, citato come uno dei flop più clamorosi della storia del cinema.

Ma andiamo con ordine. Dopo il suo primo film, Una Calibro 20 per lo Specialista (1974, con Clint Eastwood e Jeff Bridges), Cimino firmò un contratto con la Universal e la EMI per dirigere Il Cacciatore (1978). La produzione della pellicola fu complessa, con sforamenti nei tempi e nel budget, ma il pubblico e la critica apprezzarono molto il film, che venne nominato a nove Oscar (tra cui la prima nomination di Meryl Streep) e ne vinse cinque, di cui due andarono allo stesso cimino (miglior regista e miglior film, era infatti anche uno dei quattro produttori). A quel punto la United Artist coinvolse il regista in un western, I Cancelli del Cielo (1980): desiderosa di un successo di pubblico e critica, la casa di produzione concesse contrattualmente a Cimino il completo controllo creativo sulla produzione. Le riprese durarono 11 mesi (si dice che “al sesto giorno di riprese, cinque erano già di ritardo”) e costarono 11.5 milioni di dollari (di 7.5 previsti), ma il budget lievitò a 35.1 milioni di dollari per il marketing. Nonostante l’imponente investimento per la promozione, il film si rivelò un flop (incassò solo 4 milioni) e rappresentò un durissimo colpo sia per la UA che per il regista, che negli anni successivi diresse solo quattro altri film (L’Anno del Dragone, Il Siciliano, Ore Disperate e Verso il Sole, quest’ultimo del 1996) mantenendo poi un profilo bassissimo, il che alimentò le voci e sulla sua persona, tra cui quelle sulla possibilità che stesse cambiando sesso (a causa dei numerosi interventi di chirurgia plastica ai quali si era sottoposto e che avevano cambiato i suoi connotati).

Nel 2015 aveva ricevuto il Pardo d’Onore al Festival di Locarno.

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