Comicbook ha intervistato Simon McQuoid in occasione della promozione di Mortal Kombat, il film basato sulla popolare saga videoludica in uscita il 23 aprile negli Stati Uniti al cinema e su HBO Max (per l’Italia non si sa ancora nulla).

Il regista ha parlato nello specifico della violenza nella pellicola, spiegando che è stato necessario trovare un equilibrio:

Non volevamo contenerci troppo o calcare troppo  la mano. […] Sapevamo però di voler arrivare ai nostri limiti senza oltrepassarli, perciò ci sono state molte discussioni in merito.

Una figura chiave in questo senso è stato il produttore Bennett Walsh:

A Bennett non piace parlare di sé, ma è stato fondamentale per questo film. Ha lavorato a Kill Bill, perciò sa il fatto suo quando si parla di sangue, divieti e così via, mi ha aiutato tantissimo a bilanciare la violenza.

La pellicola, come già detto, è stata vietata ai minori. Il motivo? “Violenza sanguinolenta, linguaggio forte per tutta la durata e alcuni riferimenti crudi“. Una sequenza, nello specifico, è stata definita particolarmente brutale:

Ogni singola scena di combattimento ha la sua personalità, ed è fedele non solo al gioco, ma anche ai personaggi. Non posso dirvi chi lotta, ma c’è una delle sequenze di combattimento più brutali che abbia mai visto in un film. Vi lascerà senza parole. È il combattimento più violento e folle e non coinvolge qualcuno di scontato. Ce n’è un altro bellissimo più teatrale e poi un altro che avete visto nel trailer con Sub-Zero che congela il sangue di Scorpion e lo usa per pugnalarlo.

mortal kombat

La sinossi e le note di produzione:

In “Mortal Kombat”, il campione di MMA Cole Young, abituato a farsi picchiare per soldi, è ignaro della sua eredità—e anche del perché l’Imperatore dell’Outworld Shang Tsung abbia mandato il suo guerriero migliore, Sub-Zero, e altri Cryomancer ultraterreni, per dargli la caccia.  Preoccupato per la sicurezza della sua famiglia, Cole parte alla ricerca di Sonya Blade responsabile della Jax, Maggiore delle Forze Speciali che porta anche lei sulla pelle lo stesso marchio del drago con cui Cole è nato.  Molto presto, si ritrova nel tempio di Lord Raiden, Antico Dio e Protettore di Earthrealm, che assicura riparo a tutti coloro che portano un marchio come il suo. Qui, Cole si allena con guerrieri esperti come Liu Kang, Kung Lao e l’implacabile mercenario Kano, preparandosi a combattere con i più grandi campioni della Terra, contro i nemici dell’Outworld, in una battaglia in cui è in gioco il destino dell’universo. Riuscirà Cole ad essere abbastanza motivato da scatenare il suo arcana—l’immenso potere custodito nella sua anima—in tempo non solo per salvare la sua famiglia, ma anche per sconfiggere Outworld una volta per tutte?

Da New Line Cinema arriva l’esplosiva avventura cinematografica di “Mortal Kombat”, ispirato alla saga di videogame campione di vendite, che di recente ha visto il miglior lancio di un videogioco nella sua storia, con Mortal Kombat 11. Il film è diretto dal premiato regista australiano Simon McQuoid, al suo debutto nel cinema, e prodotto da James Wan (i film di “The Conjuring”, “Aquaman”), Todd Garner (“Into the Storm”, “Tag”), McQuoid e E. Bennett Walsh (“Men in Black: International”, “The Amazing Spider-Man 2”).

Il variegato cast internazionale riflette la natura del brand, con talenti che spaziano dal mondo del cinema, fino alla televisione e alle arti marziali. Il gruppo include Lewis Tan (“Deadpool 2”, “Wu Assassins” per Netflix) come Cole Young; Jessica McNamee (“The Meg”) è Sonya Blade; Josh Lawson (“Bombshell”) è Kano; Tadanobu Asano (“Midway”) come Lord Raiden; Mehcad Brooks ( “Supergirl” per la TV) nel ruolo di Jackson “Jax” Bridges; Ludi Lin (“Aquaman”) è Liu Kang; Chin Han (“Skyscraper”) è Shang Tsung; Joe Taslim (“Star Trek Beyond”) è Bi-Han e Sub-Zero; e Hiroyuki Sanada (“Skyscraper”) come Hanzo Hasashi e Scorpion. Inoltre troviamo Max Huang come Kung Lao; Sisi Stringer come Mileena; Matilda Kimber è la giovane Emily; e Laura Brent in quello della giovane Allison.

McQuoid ha diretto da una sceneggiatura di Greg Russo e Dave Callaham (“Wonder Woman 1984”), da un soggetto di Oren Uziel (“Mortal Kombat: Rebirth”) e Russo, basato sul videogame creato da Ed Boon e John Tobias.  Richard Brener, Dave Neustadter, Victoria Palmeri, Michael Clear, Jeremy Stein e Larry Kasanoff sono i produttori esecutivi.

Per trasporre la popolarissima franchise sul grande schermo, McQuoid ha guidato un team di cineasti australiani ed americani, tra cui il direttore della fotografia Germain McMicking (“True Detective”, “Top of the Lake: China Girl”), lo scenografo Naaman Marshall (“Underwater”, “Servant”), i montatori Dan Lebental (“Spider-Man: Far From Home”) e Scott Gray (“Top of the Lake”, “Daffodils”), il supervisore agli effetti visivi Chris Godfrey (“Hacksaw Ridge”) e la costumista Cappi Ireland (“Lion”, “The Rover”). Le musiche sono di Benjamin Wallfisch (“Blade Runner 2049”, i film di “IT”).

New Line Cinema presenta una produzione Atomic Monster/Broken Road, “Mortal Kombat”.  Il film sarà distribuito prossimamente in tutto il mondo da Warner Bros. Pictures.

Il primo videogame della saga fu sviluppato da Midway Games e messo sul mercato nel 1992. La trama vedeva una vasta gamma di combattenti provenienti da diciotto differenti reami che si scontravano l’uno contro l’altro in un epico torneo.

Ricordiamo che Mortal Kombat è arrivato al cinema nel 1995 con il film di Paul W.S. Anderson, seguito da Mortal Kombat: Distruzione Totale (1997) e dalla serie uscita nel 2011.

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