Dopo l’annuncio avvenuto qualche mese fa di essere intenzionata a lanciare un abbonamento low-cost che includesse la pubblicità, Netflix ha rivelato ora di aver scelto il partner tecnologico per realizzare questo ambizioso (quanto rischioso, per i motivi che abbiamo spiegato in questo podcast) progetto che servirà a diversificare le fonti di revenue in un momento storico di forte cambiamento per l’azienda.

Sarà Microsoft il partner globale di Netflix nella tecnologia e nella vendita della pubblicità, come annunciato con un comunicato ufficiale:

In aprile abbiamo annunciato un piano di abbonamento con pubblicità a un prezzo inferiore che si aggiungerà ai piani Base, Standard e Premium già esistenti senza interruzioni pubblicitarie. Oggi siamo lieti di confermare che abbiamo scelto Microsoft come partner per la tecnologia pubblicitaria globale e per le vendite. 

Microsoft ha dimostrato la capacità di sostenere tutte le nostre necessità pubblicitarie per costruire insieme la nostra nuova offerta con pubblicità. Microsoft ha inoltre la flessibilità per innovare tecnologia e vendite in futuro e può garantire ai nostri abbonati una solida protezione della privacy, elementi per noi molto importanti.  

Questa collaborazione è ancora agli albori e c’è molta strada da percorrere, ma il nostro obbiettivo a lungo termine è chiaro: vogliamo offrire più scelta agli utenti e un’esperienza di brand migliore di quella disponibile nella TV lineare agli inserzionisti. Non vediamo l’ora di lavorare con Microsoft per lanciare questo nuovo servizio.

Ancora non sappiamo dettagli su questo abbonamento low-cost, né sui costi né sulle tempistiche. Netflix non ha una divisione interna di vendite di spazi pubblicitari, e lanciarne uno in questo momento sarebbe particolarmente complesso, costoso e lungo nelle tempistiche. Tuttavia, non è da escludere che in futuro lo faccia, nell’ottica di adattare l’azienda ai nuovi scenari che si sono presentati dopo un decennio di crescita costante negli abbonamenti (e l’enorme spinta data dalla pandemia).

La settimana prossima verranno comunicati i dati trimestrali e, probabilmente, scopriremo di più a riguardo.

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