Oppenheimer è il dodicesimo film dell’acclamato regista inglese Christopher Nolan.

Come è facilmente intuibile dal titolo stesso, Oppenheimer racconterà un momento molto importante del ‘900: lo sviluppo della bomba atomica e il ruolo avuto da Robert Oppenheimer nel progetto Manhattan che, durante il secondo conflitto bellico mondiale, ha portato alla scoperta di una tecnologia poi impiegata, con esiti terribili, in Giappone per portare a termine il conflitto con i, purtroppo, ben noti bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki.

Il film, anche sceneggiato da Christopher Nolan, si basa sul libro edito nel 2006 intitolato American Prometheus: The Triumph and Tragedy of J. Robert Oppenheimer scritto da Kai Bird e Martin J. Sherwin.

Quando esce Oppenheimer

Il film uscirà nei cinema il 21 luglio del 2023, a venticinque anni di distanza dal suo debutto dietro alla macchina da presa, Following del 1998, e a tre dall’uscita nelle sale della sua ultima fatica, Tenet.

Il particolare primato di Oppenheimer

A eccezione di Following e Memento, tutte le pellicole di Christopher Nolan uscite fra il 2002 e il 2020, da Insomnia a Tenet per intenderci, hanno visto la Warner Bros come unica, o principale, casa produttrice. Un sodalizio, quello fra il regista e lo studio, che è andato avanti per quasi vent’anni portando una notevole dose di soddisfazione – e di dollari – a entrambe le parti. Poi però con Tenet e con la pandemia di nuovo Coronavirus, l’idillio fra il regista e la major produttrice della Trilogia del Cavaliere Oscuro si è interrotto. E le loro strade si sono divise.

Per quale ragione? È presto detto: le divergenze fra Christopher Nolan e la Warner Bros in materia di distribuzione cinematografica durante l’emergenza sanitaria. Come noto, a partire dal dicembre 2020, con l’uscita di Wonder Woman 1984, la Warner aveva stabilito che tutte le pellicole del listino 2021 sarebbero arrivate, in contemporanea, sia al cinema che in streaming su HBO Max (limitatamente al nordamerica, ndr.) come risposta alla crisi della sala e al fatto che, in piena pandemia, molte persone ancora non si sentivano pronte a tornare a vivere delle esperienze collettive in un ambiente chiuso come un cinema. Una scelta, questa, che è stata criticata in maniera molto accesa e reiterata dal regista, un grande sostenitore dell’esperienza del cinema in sala. Una rimostranza, quella del regista britannico, che si basava anche sul fatto che la mancata distribuzione cinematografica sarebbe andata a erodere i guadagni, e a cascata i fondi previdenziali e pensionistici, non tanto di quelle persone che, come lui o gli attori di punta di un film magari ad alto budget, non hanno comunque problemi economici di sorta, quanto delle tante maestranze che fanno funzionare la macchina hollywoodiana.

La Warner Bros, dal canto suo, aveva addirittura spiegato che erano state proprio le scarse performance commerciali di Tenet a far sì che si scegliesse la strada della distribuzione ibrida in day-and-date. A gennaio del 2021 tutto puntava già in una direzione che non prevedeva il rinnovo della collaborazione fra il filmmaker e la Warner Bros (ECCO TUTTI I DETTAGLI).

Christopher Nolan era libero e, fuori dalla sua porta, si sono palesate sostanzialmente tutte le più grandi realtà del mondo dello spettacolo compresa Netflix che si era messa letteralmente a corteggiare il regista. Chiaramente era alquanto improbabile che Nolan finisse per lavorare insieme a un’azienda che ha lo streaming come suo unico business e, come in molti avevano previsto, l’accordo per Oppenheimer è stato poi siglato con la Universal. La storica major ha garantito quasi carta bianca al regista tanto in termini di budget quanto di permanenza esclusiva del lungometraggio nei cinema. Nolan puntava a 120 giorni, la Universal a 90: alla fine il compromesso si è raggiunto sui 100 giorni.

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Nolan, Universal e Oppenheimer: il ruolo di M Night Shyamalan

Verso la fine di gennaio del 2022, M Night Shyamalan, l’acclamato regista de Il sesto senso e Split, ha spiegato di aver avuto un ruolo attivo nel convincere il collega Christopher Nolan nello scegliere la Universal come “casa” di Oppenheimer. D’altronde, da The Visit al prossimo Knock at the Cabin, i legami fra Shyamalan e la Universal sono ben saldi. Ed è proprio Shyamalan a spiegare:

Ho espresso tutto quello che sento circa l’impegno che la Universal mette nello storytelling, nell’esperienza del cinema in sala. In un periodo in cui  tutti stanno cercando di vendere questa narrativa che vede come morenti sia i film originali che l’esperienza in sala, voglio ribadire il fatto che è una cosa alla quale non credo affatto. Neanche un po’. E la Universal continua a ribadire che è questa la sua vera identità. Per questo spero che Jordan Peele, Christopher Nolan, io stesso e tutte le altre persone che arriveranno qua – o ad altri studios – possano provare che tutti vogliono vedere idee originali e inedite al cinema.

Il cast del film

A ottobre del 2021 è stato annunciato che a vestire i panni di Oppenheimer sarebbe stato Cillian Murphy. La star di 28 giorni dopo e Peaky Blinders è un volto ricorrente nella filmografia di Christopher Nolan che si ritrova per la prima volta ad avere il ruolo di protagonista proprio in Oppenheimer. La prima immagine ufficiale dell’attore nei panni dello scienziato è stata diffusa il 22 febbraio del 2022, in occasione dell’annuncio del via alle riprese.

Commentando la collaborazione con Christopher Nolan ha spiegato:

Sarò sempre disponibile per Chris, a prescindere dalla dimensione del ruolo per cui vuole avermi. Se Chris mi chiama, io ci sono. Non è meraviglioso che ci siano ancora autori come lui che, all’interno dello studio system, realizzano film complessi, impegnativi peraltro girati su pellicola? Lui è un portabandiera di questa cosa. Lui, Paul Thomas Anderson e Quentin Tarantino sono filmmaker straordinari che danno vita a lavori interessanti di portata gigantesca.

E anche se non possiamo ancora giudicare la “portata gigantesca” del film, possiamo sicuramente giudicare come tale il cast chiamato a raccolta da Nolan. Accanto a Cillian Murphy troviamo infatti: Florence Pugh (Jean Tatlock), Rami Malek, David Dastmalchian, Emily Blunt (Kitty Oppenheimer), Matt Damon (Tenente Gerenale Leslie Groves), Robert Downey Jr (Lewis Strauss), Jack Quaid, Matthew Modine, Benny Safdie, Josh Hartnett, Dane DeHaan, Alden Ehrenreich, Alex Wolff, David Krumholtz.

Le curiosità

Per il momento non ci sono molte curiosità sul film, se non che nella pellicola ci sarà anche Gary Oldman ma in una sola scena.

Trovate tutte le informazioni su Oppenheimer, l’attesissimo film di Christopher Nolan prodotto dalla Universal Pictures in uscita il 21 luglio del 2023 nella nostra scheda.

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