Costato 150 milioni di dollari, il film di Michael Bay con Ryan Reynolds e Dave Franco è stato visto da 83 milioni di account nel primo mese (ricordiamo che Netflix annuncia queste statistiche calcolando chi ha visto almeno 2 minuti di un film), più di The Old Guard ed Enola Holmes, ma secondo Stuber non ha generato abbastanza conversazioni né ha tenuto particolarmente bene dopo il lancio iniziale:
Abbiamo l’impressione di non aver azzeccato il film sul piano creativo. È stato un buon successo, ma alla fine abbiamo avuto l’impressione di non aver colpito il segno tanto da giustificare un sequel. Il pubblico non ha dimostrato un profondo amore per questo mondo, né per questi personaggi.
Nel corso degli anni Netflix ha spinto moltissimo sui titoli originali, per compensare anche e soprattutto l’emorragia di titoli su licenza che venivano spostati in esclusiva su piattaforme proprietarie come Disney+ o HBO Max, e in questo senso ha cercato di creare quanti più franchise possibile. Se da subito serie tv come Daredevil, Stranger Things e più recentemente Bridgerton sono entrate nell’immaginario collettivo, con i film sta facendo più fatica. Stuber ha spiegato qual è secondo lui la ricetta che Netflix dovrà seguire d’ora in poi:
Dobbiamo essere più costanti nel realizzare film che abbiano un rilievo culturale, che facciano parlare di sé. Sappiamo che il pubblico vuole questi film, ma desidero che il nostro spettatore parli dei nostri film con gli amici e i colleghi, voglio che dica: “Hai sentito di questo film? The Old Guard?” È già successo, ma voglio che accada regolarmente.
Il film di Michael Bay, evidentemente, non ha generato abbastanza chiacchericcio né interesse oltre le prime settimane.
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