Chris Pine ha parlato con Happy Sad Confused del suo debutto alla regia, Poolman, che a Toronto è stato accolto molto male dalla critica.

A dispetto delle pessime recensioni, l’attore ha spiegato che si è trattato “della cosa migliore che mi sia mai capitata“.

Ha poi aggiunto che le critiche sono state una specie di “epifania, mi hanno mostrato quanto io possa essere resiliente“. Ha inoltre spiegato che non è rimasto “completamente sorpreso” dalla cosa, ma di esser comunque stato ferito dalle reazioni perché ha lavorato al progetto “con così tanta gioia, perciò mi ha colpito non riceverne affatto“. “La dissonanza cognitiva non è stata da poco” ha confessato, citando una frase latina (virescit vulnere virtus), “ma la forza nasce dalle ferite“.

Ha poi concluso:

Dopo le recensioni a Toronto ho pensato: “Ok, forse ho semplicemente creato una montagna di merd*“. Così me lo sono rivisto e ho detto: “Questo film lo amo, caz*o“.

In Poolman Chris Pine anche i panni del protagonista, un addetto alla piscina e aspirante filosofo che si ritrova improvvisamente a lavorare negli appartamenti tahitiani Tiki. Qui scopre il più grande furto d’acqua nella storia.

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