Vladimir Putin è tornato a parlare oggi sulla tv di stato russa, ed è arrivato a citare J.K. Rowling come esempio della “cancel culture” alla quale sarebbe sottoposta anche la cultura russa in occidente.

La Rowling, come noto, è stata accusata di transfobia per le posizioni che esprime da tempo (e che continua a esprimere), in particolare su Twitter. Nel suo intervento, Putin ha affermato che l’occidente “sta cercando di cancellare una cultura millenaria, la nostra. Vietano scrittori e libri, cercano di cancellarci, discriminando progressivamente tutto ciò che riguarda la Russia,” a suo avviso qualcosa di simile a ciò l’occidente starebbe facendo a J.K. Rowling., “cancellata perché non soddisfaceva le richieste legate ai diritti di genere”.

Un parallelismo che la stessa Rowling ha rispedito al mittente pochi minuti fa, rilanciando su Twitter un articolo dedicato all’oppositore del regime di Putin, Alexei Navalny, recentemente condannato a 15 anni di reclusione, e commentando:

Le critiche alla cancel culture occidentale non sono un granché quando vengono da chi attualmente sta sterminando i civili la cui unica colpa è la resistenza, o che imprigionano e avvelenano gli oppositori.

La scrittrice ha poi rilanciato un aggiornamento sul lavoro che sta svolgendo la sua associazione benefica Lumos in Ucraina, ricordando che donerà personalmente altrettanto fino a un milione di sterline:

 

 

 

 

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