Con l’imminente uscita de Il regno del pianeta delle scimmie, il regista Wes Ball parla a ruota libera del film ma anche del futuro della saga e dei collegamenti con la trilogia precedente.

Wes Ball svela una scena tagliata che si collega con l’attualità

Partiamo da una notizia che ha fatto il giro del mondo durante il weekend, e cioè che un team di scienziati ha registrato per la prima volta il comportamento di un Orango di Sumatra molto simile a quello di un essere umano: il primate, di nome Rakus, si è curato una ferita al volto procuratagli da un suo simile utilizzando foglie masticate di una liana locale, che viene utilizzata nella medicina tradizionale come antibatterico e lenitivo. Dopo qualche tempo, la ferita si è completamente rimarginata:

Il regista ha commentato su Twitter di aver tagliato una scena del film praticamente identica. Curiosamente, il personaggio in questione ha un nome similissimo:

Incredibile, perché avevamo una scena che poi abbiamo tagliato per motivi di tempo, in cui Raka letteralmente fa la stessa cosa. Sarà nelle scene tagliate, comunque.

Il titolo originale del film

Sappiamo da tempo che con questo film l’intenzione è quella di lanciare una nuova trilogia. Intervistato da Comicbook, il regista ha parlato di quanto tempo dovremo attendere per il seguito:

Ci vorrà il tempo necessario. Per fortuna, questo franchise è importante per lo studio quindi faremo il film con i tempi giusti, senza fretta, come abbiamo fatto in questo caso – e infatti è venuto bene. Lo sviluppo richiede tempo, e io ci dedico molto tempo, non voglio iniziare la pre-produzione prima che la sceneggiatura sia pronta: ho dovuto farlo in passato, e non conduce a niente di buono. La cosa migliore che possiamo fare tutti è smetterla di fare così. Risparmieremmo molti soldi.

La cosa buona è che proprio durante lo sviluppo del film abbiamo riflettuto molto sul suo futuro e su quale direzione prendere, quindi abbiamo già un’idea di dove vogliamo andare, svelando un mondo molto più grande da esplorare, pieno di drammi, conflitti e cose di questo tipo. Speriamo bene!

Il regista ha svelato poi come voleva che si chiamasse inizialmente il film:

Il titolo inziale era L’impero del pianeta delle scimmie. Era il mio titolo originale… ma non potevamo usarlo, semplicemente non si poteva fare.

Il collegamento con la trilogia originale

In un’altra intervista, Peter Macon (che interpreta Raka) parla di come il suo personaggio sia il collegamento più importante con Cesare e la trilgia originale:

Abbiamo preso un elemento fondamentale emerso nella trilogia precedente, che è la frase “le scimmie non uccidono le scimmie, le scimmie sono forti insieme, le scimmie e gli umani vivono fianco a fianco”. L’idea è che le storie e le leggende vivono molto più a lungo della verità. La verità tende a trasformarsi in storie e fiabe, che vengono raccontate generazione dopo generazione. Così, per molte generazioni l’eredità di Cesare, le fondamenta dei suoi principi, sono questi concetti, ed emergono nella trilogia precedente. Il suo manifesto è ciò che è sopravvissuto. Quindi Raka è una specie di archeologo che trova oggetti umani, mettendo insieme la storia. Offre prospettive inedite a Noah e Proximus, ed è consapevole che ci sono altri clan in giro. Anche Proximus lo sa, chi non lo sa è Noah. Quest’ultimo si ritrova nel bel mezzo di tutto questo, e nel frattempo cerca di capire chi è. Nessuno sa realmente la verità, perché è passato troppo tempo. Quindi cercano di mettere nsieme i pezzi.

Quello che ho fatto io è stato cercare di inventarmi un passato per il mio personaggio, confrontandomi con sceneggiatori e regista. E penso che alla fine al pubblico faccia piacere sapere che c’è spazio di manovra per immaginare le cose.

Il regno del pianeta delle scimmie arriverà al cinema in Italia l’8 maggio. Trovate tutte le informazioni sul film nella nostra scheda.

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