Daniel Radcliffe, Emma Watson e Rupert Grint sono cresciuti davanti agli occhi di milioni e milioni di persone in virtù della loro partecipazione agli 8 film della saga di Harry Potter arrivati nei cinema fra il 2001 e il 2011.

E in una chiacchierata fatta durante il podcast Armchair Expert di Dax Shepard, è stato proprio Rupert Grint a ricordare un particolare di Harry Potter e il Calice di Fuoco che contribuisce a non fargli provare alcuna nostalgia per quella specifica pellicola: il suo taglio di capelli.

L’attore, impegnato nella promozione stampa della seconda stagione di Servant, la serie Tv prodotta da M Night Shyamalan, spiega:

Ci sono state delle fasi realmente imbarazzanti. Tipo i miei capelli nel quarto film, uno dei miei più grandi rimpianti. Lunghi fino alle spalle. Penso che tutti, in realtà, abbiano attraversato una fase come quella, in cui ti ritrovi ad avere dei capelli molto lunghi. A loro piaceva: e quella sì che era una specie di magia. Abbiamo attraversato la pubertà e l’adolescenza davanti a una macchina da presa. E si vede tutto. Una roba alquanto umiliante.

Harry Potter è il Calice di Fuoco è uscito nei cinema statunitensi il 18 novembre 2005 e il 25 dello stesso mese in quelli italiani. Sebbene avesse ricevuto un’offerta per tornare in cabina di regia, Alfonso Cuaròn, già dietro alla macchina da presa de Il Prigioniero di Azkaban, rifiutò la proposta per dedicarsi interamente alla post-produzione proprio del terzo film della saga. E così a lui subentrò Mike Newell, regista inglese dietro Donnie Brasco e Quattro matrimoni e un funerale.

Cosa ne pensate di queste “amare considerazioni” di Rupert Grint sul quarto film della saga basata sui libro di JK Rowling? Ditecelo nei commenti qua sotto!

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