Russell Crowe ha raccontato al People Magazine che durante le riprese di Robin Hood, il kolossal diretto da Ridley Scott uscito nei cinema nel 2010, si è rotto entrambe le gambe ma di essersi accorto dell’incidente solo una decina di anni dopo.

L’infortunio è avvenuto durante le riprese di una scena particolarmente movimentata in seguito alla quale avvertì un certo dolore continuando comunque a lavorare alla pellicola come se nulla fosse. Poi una decina di anni dopo la produzione di Robin Hood, Russell Crowe è andato a fare dei raggi per via di uno strano dolore che accusava alle parti basse delle sue gambe. L’esito? Resti di fratture in entrambe le ossa della tibia.

Racconta la star:

Sono saltato giù dal ponte levatoio di un castello su un terreno irregolare durissimo. Avremmo dovuto preparare il terreno e mettere un tappeto per attutire la caduta, ma avevamo fretta perché dovevamo chiudere la ripresa con la luce naturale che stava calando. Con centinaia di comparse intorno, frecce che volavano in ogni dove e pentole ardenti che incendiavano il castello, non c’era modo di tirarsi indietro. Mentre saltavo, ricordo di aver pensato: “Questo mi farà male”. È stata come l’esplosione di uno shock elettrico che mi attraversava il corpo. Stavamo girando un grande film, quindi ti arrangi e vai avanti, ma l’ultimo mese è stato molto complicato. C’erano diverse settimane in cui persino camminare era una sfida. Non ho mai discusso dell’infortunio con la produzione, non ho preso un giorno libero a causa sua, ho semplicemente continuato a lavorare. A quanto pare ho finito quel film con due gambe rotte. Tutto per l’arte. Senza gesso, senza stecche, senza antidolorifici: ho continuato a lavorare e nel tempo le fratture sono guarite da sole.

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FONTE: People Magazine

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