Ryūichi Sakamoto è morto: la notizia arriva dall’account twitter ufficiale del grande compositore, che è morto a 71 anni a causa delle complicazioni del cancro di cui soffriva da tempo (aveva sofferto prima di cancro alla gola poi cancro al colon).

Nato nel 1952 a Tokyo, il musicista giapponese si è fatto conoscere negli anni settanta lavorando con la Yellow Magic Orchestra, un gruppo musicale fondamentale per lo sviluppo della musica elettronica e il j-pop, prima di intraprendere la carriera da solista diventando compositore di colonne sonore iconiche, la prima delle quali è stata l’indimenticabile Furyo (1983).

Indimenticabili i suoi lavori accanto a Bernardo Bertolucci: ha scritto le musiche di L’ultimo imperatore (1987), Il tè nel deserto (1990) e Piccolo Buddha (1993). È stato autore della colonna sonora anche di Il racconto dell’ancella (1990), Omicidio in diretta (1998) e Femme Fatale di Brian De Palma (2002), Revenant – il Redivivo (2015) e recentemente di Beckett di Ferdinando Cito Filomarino (2021).

Nel 1988 vinse l’Oscar per la colonna sonora de L’ultimo imperatore.

A novembre del 2022 ha annunciato il suo ultimo album, 12, registrato tra il 2021 e il 2022. A dicembre la sua ultima esibizione in diretta streaming.

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