Sam Raimi, che sarà da mercoledì nei cinema con Doctor Strange nel multiverso della follia, è uno dei padri dei cinecomic moderni grazie alla ben nota Trilogia di Spider-Man cominciata nel 2002 con la prima pellicola interpretata da Tobey Maguire.

Eppure il regista de La casa e L’armata delle tenebre, a inizio degli anni novanta, aveva già tentato di girare un cinecomic, nello specifico un film su Thor, insieme a Stan Lee, in un periodo in cui le major e gli studios hollywoodiani erano decisamente meno ricettivi di oggi verso il genere.

Sam Raimi spiega a Rolling Stone che:

Avevamo lavorato a una storia basata sulle sue storie di Thor e poi l’avevamo portata a far vedere a svariati studi e non potevo credere che, all’epoca, Stan Lee non fosse tenuto più in considerazione. Era il 1991 grossomodo e veniva trattato come un semplice scrittore. “Oh, grande. Scrivi fumetti. Che roba”. Ricordo di essere andato in otto studi differenti e di aver guardato altrettante comunicazioni in cui il progetto veniva rifiutato e di aver pensato “Ma come possono dire di no a questa cosa!”. Ci dicevano che “Le persone tendono a essere un po’ permalose sulle loro divinità” e io facevo notare che non era un film religioso, era il Dio del Tuono! Non ci arrivavano.

Doctor Strange nel multiverso della follia sarà nelle sale dello stivale a partire dal 4 maggio, mentre in quelle americane dal 6 maggio.

Trovate tutto quello che c’è da sapere sul lungometraggio diretto dall’acclamato Sam Raimi nella nostra scheda del film.

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