Durante un nuovo episodio del podcast The Louis Theroux Podcast, Samantha Morton ha parlato dei suoi terribili trascorsi con Harvey Weinstein e di quando nello specifico iniziò la sua personale campagna di distruzione di carriera dell’attrice, tentando di boicottarla in ogni modo dopo che la Morton aveva rifiutato un ruolo in un suo film.

Weinstein era rimasto colpito dalla performance dell’attrice in “Under the Skin” del 1997 e cercò di convincerla ad accettare un ruolo nella commedia romantica “About Adam” con Kate Hudson, Stuart Townsend e Frances O’Connor, ruolo che lei rifiutò: “Gli dissi che non mi piaceva. Che lo trovavo un film parecchio misogino e che non volevo farne parte. Il direttore del casting insistette dicendomi che non si poteva dire di no ad Harvey. Ma io mica stavo dicendo di no a lui, semplicemente non volevo fare quel film. Non ero interessata a quel progetto, fui molto professionale e gentile nel rifiutare l’offerta”.

Eppure continuavo a ricevere chiamate che mi intimavano di accettare, che non potevo permettermi di dire ‘no’. Mi disse senza giri di parole che non avrei lavorato più se non avessi accettato quel ruolo e che avrebbe reso la mia vita un inferno”.

Weinstein non volle la Morton in seguito per “I fratelli Grimm e l’Incantevole strega”, definendo l’attrice “insc***bile” e dando il ruolo poi a Lena Headey. “Mi continuavo a chiedere come mai c’è l’avesse con me. Mi ero completamente dimenticata di About Adam, era stato anni e anni prima. Ma dopo tutti questi anni, mi sono resa conto che da quel momento, da quel rifiuto se ricevevo un’offerta o una chiamata, una lettera da un regista che avevamo a che fare con la Miramar o con la Weinstein Company… si rivelava un vero inferno. Gli era bastato un solo motivo per provare a distruggere la mia carriera. Non riuscì nel suo intento solo perché ho continuato a lavorare nonostante tutto, partecipando a vari film indipendenti in giro per il mondo”.

Cosa ne pensate delle parole di Samanta Morton?

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