Nelle ultime settimane, il produttore Jason Blum ha inanellato l’ennesimo successo con l’horror di Jordan Peele, Get Out (“Scappa” in Italia). Nei soli Stati Uniti ha incassato ben 85 milioni di dollari a fronte dei 4.5 spesi per il budget.

Protagonista di questo horror-satirico ambientato in un sobborgo residenziale statunitense abitato da soli bianchi, è l’attore britannico nero Daniel Kaluuya, visto e apprezzato in serie televisive come Black Mirror, Skins, Psychoville e The Fades.

Fino a qui nulla di strano.

Il paradosso comincia con le affermazioni rilasciate da Samuel L. Jackson durante la promozione stampa di Kong: Skull island. In un’intervista rilasciata alla radio di New York Hot 97 (via Deadline) gli viene posta una domanda proprio sulla pellicola di Peele che affronta un tema sempre molto caldo negli Stati Uniti, quello razziale, e gli viene anche chiesta un’opinione sul casting di un inglese nella parte di un afroamericano.

Conosco il giovane fratello che è nel film ed è inglese. Ci sono un sacco di attori neri inglesi che lavorano in questo paese. Sempre. Ma io continuo a domandarmi cosa sarebbe accaduto se avessero ingaggiato un fratello americano che afferra meglio il contesto. Perché Daniel è cresciuto in una nazione interrazziale da centinaia di anni. L’Inghilterra… saranno rimasti al massimo 8 bianchi autentici in tutta l’Inghilterra. Per cui mi domando cosa avrebbe portato un afroamericano a quella parte. Credo che il regista abbia svolto un ruolo nella cosa. Certe cose sono universali, ma non tutte.

Jackson ha poi proseguito discutendo di Selma, la pellicola di Ava DuVernay in cui Martin Luther King Jr. è interpretato dal britannico David Oyelowo:

Alcuni fratelli in America avrebbero potuto partecipare alla pellicola e avrebbero potuto apportare un’idea differente in merito ai pensieri e alle emozioni di King.

Quando gli viene chiesto il perché gli attori inglesi trovino più spazio di quelli americani spiega in maniera diretta:

Per prima cosa costano di meno. Non costano tanto quanto noi a meno che non si tratti di un fratello scovato chissà dove. Poi pensano che siano preparati meglio di noi in virtù della loro impostazione classica. Non so da dove nasca questa storia d’amore, ma va bene, tutti devono lavorare. Anche se pure qua ci sono un sacco di fratelli che hanno bisogno di un ingaggio.

Tempo fa il regista di Get Out aveva motivato la scelta di Daniel Kaluuya in una maniera abbastanza ovvia: “Alla fine della fiera era la persona migliore per la parte. Ha fatto una regolare audizione ed è stato straordinario”.

Jackson, di solito molto attivo su Twitter, non ha commentato ulteriormente la cosa anche se John Boyega, l’inglese co-protagonista dei nuovi Star Wars, ha scritto che quello tirato fuori da Jackson “è un conflitto di cui non c’è assolutamente bisogno”.

 

 

 

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