Tra il 1988 e il 1991, Samuel L. Jackson ha recitato in quattro film consecutivi di Spike Lee: Aule Turbolente, Fa’ la cosa giusta, ‘Mo Better Blues, e Jungle Fever.

Successivamente, la loro collaborazione si è interrotta bruscamente a causa di un litigio, per rinnovarsi solo nel 2013 con il remake di Oldboy. In una recente intervista con Vulture, l’attore ha rivelato che il motivo dietro tutto questo è legato a quanto accaduto per il biopic su Malcolm X, realizzato dal regista nel 1992. Ecco le sue parole:

Ho partecipato alla lettura del copione con la maggior parte delle persone che hanno fatto il provino per Malcolm X. Dovevo essere il ragazzo che avvicina Malcolm X all’Islam in prigione. Non ricordo chi ha interpretato quel ruolo. Ma si trattava comunque di quella cosa del “plus 10” della paga di Spike Lee [con “plus 10” si intende quando la percentuale dell’agente, del 10%, non viene sottratta dal compenso dell’attore ma pagata separatamente di tasca propria dal produttore, ndr.]. Dipendeva tutto da Spike. Io dissi: “Non lavorerò per un compenso da ‘plus 10′”. Chiamavo ogni giorno la mia agente per sapere se avevo dei provini, delle convocazioni o altro. E ogni giorno le dicevo: “Chiamate da Hollywood?“. Lei rispondeva: “No, signore“. Così un giorno ho chiamato e lei mi ha detto: “In effetti, sì, hanno chiamato. Hai appena vinto un premio al Festival di Cannes“. E io: “Cosa? Per cosa?” Lei ha detto: “Jungle Fever”. E io: “A Cannes non premiano gli attori non protagonisti“. E lei: “Ne hanno inventato uno per te” [in realtà un premio separato per l’attore non protagonista a Cannes era già stato assegnato tre volte in precedenza, ndr.]. “Sparisci“. “E di conseguenza, queste persone a Hollywood vogliono vederti per questo film, White Sands“. Così ho fatto White Sands al posto di Malcolm X e abbiamo litigato.

Cosa ne pensate della parole di Samuel L. Jackson sulla sua faida con Spike Lee? Lasciate un commento!

FONTE: Vulture

Classifiche consigliate