Lo sciopero degli sceneggiatori è ufficialmente e definitivamente finito: lunedì 9 ottobre, infatti, il sindacato Writers Guild of America ha annunciato che il nuovo contratto collettivo siglato con l’Alliance of Motion Picture and Television Producers è stato ratificato dal 99% dei propri membri. Il sindacato è composto da oltre undicimila iscritti: sono stati registrati 8525 voti validi, di cui 8435 a favore del nuovo contratto e solo 90 contro. Si tratta di una delle maggioranze più schiaccianti di sempre, a dimostrazione che il sindacato è pronto a tornare al lavoro dopo cinque mesi di paralisi dell’industria, ma anche che le richieste sono state tutte soddisfatte. Alla fine dello sciopero del 2008, il nuovo contratto venne ratificato da 93.6% dei votanti, con 4060 voti registrati.

Come vi spiegavamo qui, il nuovo contratto affronta in maniera costruttiva i temi della protezione dall’uso indiscriminato dell’intelligenza artificiale, l’aumento dei compensi residuali, il numero di sceneggiatori minimi da coinvolgere nelle writers room, la trasparenza degli studios sul successo dei contenuti in streaming e la condivisione dell’eventuale successo degli stessi, e aumenti salariali. Il nuovo contratto è valido dal 25 settembre 2023 al 31 maggio 2026.

Intanto, continuano le trattative tra il sindacato degli attori SAG-AFTRA e l’associazione dei produttori, guidata dai CEO degli studios David Zaslav (Warner Bros. Discovery), Bob Iger (Disney), Donna Langley (NBCUniversal) e Ted Sarandos (Netflix). Gli attori sono in sciopero da metà luglio.

Sciopero degli sceneggiatori: le ultime novità

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