Ormai da diversi giorni, ogni giorno potrebbe essere quello buono per raggiungere un accordo tra sindacato degli attori e studios. Le trattative tra le parti proseguono infatti senza sosta, con giorni di “pausa” in cui vengono valutate le proposte ed elaborate delle controproposte. Quando qualche giorno fa l’AMPTP ha consegnato al sindacato la “migliore, ultima offerta definitiva”, la formula scelta per esprimersi lasciava immaginare qualcosa di drastico. Tuttavia è una formula abbastanza comune, spesso viene usata prima che venga dichiarato uno sciopero. Il sindacato non si è lasciato intimidire, si è preso qualche giorno per valutare la proposta e ieri sera ha inoltrato una risposta, con l’obiettivo di tornare al tavolo delle trattative oggi.

Lunedì sera SAG-AFTRA ha inoltrato questo messaggio ai propri membri:

Questa mattina i nostri negoziatori hanno risposto formalmente alla “migliore, ultima offerta definitiva” degli studios. Sappiate che ogni membro del nostro comitato è determinato ad assicurare l’accordo migliore, portando di conseguenza alla fine dello sciopero in maniera responsabile.

Ci sono numerosi elementi fondamentali sui quali non abbiamo ancora raggiunto un accordo, inclusa l’intelligenza artificiale. Vi terremo informati con l’evolversi degli eventi.

Ovviamente non sono disponibili dettagli ufficiali sulle varie proposte, ma sul fronte dell’intelligenza artificiale pare che il sindacato stia cercando di ottenere potere di veto sull’utilizzo dell’IA per creare delle controfigure digitali, oltre a compensi minimi garantiti sull’utilizzo di questa tecnologia per riprodurre digitalmente l’aspetto di un attore e, ovviamente, il dovere da parte degli studios di chiedere il consenso per l’utilizzo di questo strumento su un attore.

Il livello delle trattative è così avanzato, che le parti si stanno spingendo a trattare sui singoli cavilli (come è giusto che sia). L’Hollywood Reporter cita in particolare una clausola nell’offerta “finale” dell’AMPTP secondo la quale studios e streamer si assicurerebbero il diritto di riutilizzare le scansioni digitali di attori deceduti senza bisogno del consenso degli eredi o del sindacato. Una fonte della SAG-AFTRA spiega al sito:

È uno dei motivi principali per cui il sindacato non ha accettato quest’ultima offerta. Non è possibile accettare un simile linguaggio. È una cosa gigantesca. Gli attori più pagati che sono convinti che questo sciopero è incentrato in particolare sui compensi minimi sindacali sappiano che in realtà è per questo che stiamo combattendo. Devono realizzare che stiamo combattendo per proteggere proprio loro. È il loro sciopero, ora, e si devono rendere conto qual è la posta in gioco. […] Non può esserci un cavillo contrattuale che permette agli studios di sfruttare gli attori. Questo cavillo fa sì che debba esserci il consenso di un attore per utilizzare l’AI su di lui quando è vivo, ma non quando è morto.

La pressione verso il raggiungimento di un accordo è altissima, e senza dubbio l’auspicio di almeno due dei CEO degli studios è quello di concludere questa settimana: Warner Bros. Discovery e Disney comunicheranno infatti nei prossimi giorni i risultati finanziari dell’ultimo trimestre, e le borse potrebbero reagire positivamente in caso fossero accompagnati dall’annuncio della fine dello sciopero.

Sciopero degli attori: gli ultimi aggiornamenti

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