Ora lo sceneggiatore Taylor Sheridan entra maggiormente nel dettaglio del progetto in una nuova intervista su Collider:
La Lionsgate ha capito, dopo il primo film, che era giusto darmi abbastanza libertà creativa. Non c’è stata una lunga riunione incentrata sulle motivazioni del personaggio, sull’arco narrativo che lo riguardava. Si fidavano di me, anche se Sicario affronta degli aspetti molto difficili. Non voglio diminuire questa componente nel secondo. Ecco quindi che ho scritto una sceneggiatura che raddoppia la posta in gioco per loro. È dieci volte meno sentimentale, molto più aggressivo e davvero riflessivo. È divertente come molte persone pensano che Sicario sia incentrato sulla guerra contro la droga e il cartello. Non lo è! È un film sulla politica americana e sulla polizia, e il sequel sarà Sicario sotto steroidi.
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