Con Il Ponte delle Spie già ultimato e pronto alla release, Steven Spielberg è già proiettato verso il suo prossimo progetto, l’adattamento cinematografico Player One che segnerà il suo ritorno alla fantascienza.

Il romanzo originale, ambientato nel 2045, descrive un pianeta Terra inquinato, sovrappopolato e privo di fonte energetiche. L’unico svago per la popolazione terrestre si trova in un universo virtuale chiamato OASIS che riflette l’amore dell’autore per gli anni ’80.

Steven Spielberg a questo punto sembrerebbe una scelta perfettamente calzante, se solo non fosse che il regista ha altri in piani in mente: “Non dirigerò questo film per ricordare alle persone i miei film anni ’80” ha svelato a USA Today. “In realtà potrei anche togliere qualunque riferimento“.

Ha poi elaborato la risposta spiegando che la pellicola sarà molto più attuale, alludendo ai bambini della nuova generazione:

Socializzano per mezz’ora e poi stanno zitti. Mi è capitato di entrare in cucina e di trovare otto o nove bambine sedute in giro intente a guardare i loro cellulari, scrivendo messaggi, usando Snapchat e twitterando [sic]. Sono tutti così introversi.

Questo film mostrerà perché è interessante non vivere nel mondo reale e cosa ci perdiamo nel frattempo. Si tratta di un racconto ammonitore, ma anche di una bella avventura.

Steven Spielberg

Scritto da Zak Penn e basato sul bestseller omonimo di Ernest Cline, vero e proprio fenomeno mondiale, l’adattamento verrà prodotto da Spielberg assieme a Don De Line e la sua De Line Pictures, Dan Farah e Kristie Macosko Krieger, con Bruce Berman come produttore esecutivo. Il film uscirà il 15 dicembre 2017.

Ecco la sinossi del romanzo:

Il mondo è un brutto posto. Wade ha diciotto anni e trascorre le sue giornate in un universo virtuale chiamato OASIS, dove si fa amicizia, ci si innamora – si fa ciò che ormai è impossibile fare nel mondo reale, oppresso da guerre e carestie. Ma un giorno James Halliday, geniale creatore di OASIS, muore senza eredi. L’unico modo per salvare OASIS da una spietata multinazionale è metterlo in palio tra i suoi abitanti: a ereditarlo sarà il vincitore della più incredibile gara mai immaginata. Wade risolve quasi per caso il primo enigma, diventando di colpo, insieme ad alcuni amici, l’unica speranza dell’umanità. Sarà solo la prima di tante prove: recitare a memoria le battute di Wargames, penetrare nella Tyrell Corporation di Blade Runner, giocare la partita perfetta a Pac-Man, sfidare giganteschi robot giapponesi e così via, in una strabiliante rassegna di missioni di ogni tipo, ambientate nell’immaginario pop degli anni ’80, a cui OASIS è ispirato.

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