Nelle ultime settimane, data la sfida al botteghino di Barbie e Oppenheimer, due pellicole dal tono molto diverso fra loro, si è parlato molto di quello che sui social è stato battezzato Barbenheimer e così c’è chi ha notato come, 35 anni fa, il leggendario Studio Ghibli di Hayao Miyazaki and co fosse già andato incontro a una situazione analoga.

Già perché il 16 aprile del 1988, lo Studio Ghibli distribuì nelle sale cinematografiche nipponiche due capolavori profondamente differenti fra di loro come Il mio vicino Totoro e Una tomba per le lucciole.

Ecco qua un tweet sull’argomento diventato virale negli ultimi giorni:

Vi ricordiamo che a partire dal 6 luglio e fino al 30 agosto, Lucky Red riporterà nei cinema cinque pellicole dello Studio Ghibli dirette dal maestro Hayao Miyazaki. Trovate tutti i dettagli in questo articolo!

Una tomba per le lucciole, la sinossi del film Studio Ghibli

Giappone, 21 settembre 1945. Alla stazione di Kobe, il quattordicenne Seita muore di inedia. Il suo fantasma ripercorre i tragici eventi degli ultimi quattro mesi: i bombardamenti americani, il cadavere della madre sfigurato dalle ustioni, il padre a difendere la gloria dell`Impero nella sua bianca uniforme da ufficiale di marina, Seita e la sorellina Setsuko soli contro il mondo impazzito. E poi la paura, la mancanza di soldi, i furti, la fame. Questa notte spaventosa è rischiarata dai flebili bagliori delle lucciole. Ma all`alba non ne rimarrà più nessuna.

Il mio vicino Totoro, la sinossi del film Studio Ghibli

Le sorelline Satsuke e Mei (11 anni la prima, 4 la seconda) si trasferiscono insieme al padre in una nuova casa, in campagna, in attesa che la madre venga dimessa dal vicino ospedale.

Per le due bambine inizia un viaggio alla scoperta di un nuovo mondo, abitato da creature fantastiche: dai nerini del buio, spiritelli della fuliggine che occupano le vecchie case abbandonate, visibili solo agli occhi dei bambini

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