Ormai da anni l’MPAA, l’organismo americano dei produttori cinematografici che si autoregolamenta emettendo dei visti censura, è al centro delle critiche dei filmmaker per come assegna i rating.

A inserirsi nella discussione, in questi giorni, il regista e comico Mike Birbiglia e Judd Apatow. I due hanno scelto twitter per protestare dopo che l’MPAA ha deciso di affibbiare a Don’t Think Twice (diretto da Birbiglia) il rating R (vietato ai minori di 17 anni non accompagnati dai genitori) per “linguaggio e uso di droghe”. La pellicola, presentata al SXSW e apprezzata dalla critica, è incentrata su due comici, e i due protagonisti a volte dicono qualche parolaccia e a volte fumano erba. Nel lamentarsi della cosa, il regista Mike Birbiglia ha citato Suicide Squad: “Suicide Squad include assassinii con il mitra, bombardamenti e ha ottenuto il rating PG-13. Don’t Think Twice si becca un R perché degli adulti fumano erba. Confusi?”

Il problema di Birbiglia, ovviamente, non è Suicide Squad quanto l’MPAA che (come sempre) si dimostra molto permissiva sui temi della violenza, e invece si scaglia contro il sesso e le droghe leggere. La spiegazione, secondo Judd Apatow, è semplice: “L’MPAA è di proprietà delle major cinematografiche. La violenza vende, e così loro se la prendono con l’erba e il sesso perché vogliono farci credere di fare qualcosa”.

Tutto il mondo è paese, visto che anche in Italia la commissione censura a volte assegna dei VM-14 davvero inspiegabili.

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Fonte: Slashfilm

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