Mentre in Italia produttori e distributori discutono, si convertono, gridano contro la pirateria e progettano negozi virtuali dove vedere film in streaming che ancora non sono online, negli Stati Uniti YouTube ha quasi completato la collezione di figurine delle major. Universal, Warner, Sony, Lionsgate, Disney, Paramount (che da poco ha rintuzzato l’offerta con altri 500 film) e ora MGM. Con l’annuncio che la casa del leone ruggente porta 600 film dal suo catalogo di più di 4.000 in noleggio su YouTube, a Google manca solo la 20th Century Fox e poi ha finito l’album.

Da noi invece lo stesso YouTube si riempie sempre più di film, ma illegalmente. Dalla chiusura di Megavideo in poi c’è stato un evidente crescendo di “film completi” uploadati sul tubo, molti dei quali vengono tirati giù e molti restano indisturbati, nascosti tra le immense maglie del filtro Content ID. Segno di una domanda crescente e molto molto chiara, che come sempre rimane inascoltata.

Certo negli Stati Uniti la situazione è più complessa ed eterogenea, YouTube non è monopolista ma solo una delle tante possibili alternative al mercato dei DVD che, tra tutti, ha com’è evidente il vantaggio della confidenza e quello dell’account. YouTube infatti vuol dire Google, e Google quando si tratta di pagare vuol dire Google Checkout o Play, lo store ben conosciuto da chiunque abbia un device Galaxy. Come per Apple anche la grande G ha fatto in modo che una volta creato un account e abbinata una carta di credito, questa possa essere usata ovunque nei suoi servizi. Così avviene anche su YouTube, dove i film si noleggiano ma non si possono comprare (al momento). Una comodità e un portentoso unguento che agevola la comprensione e ricezione del servizio.

 

Più che altro quello che la mossa MGM dovrebbe dirci è quanto sia indispensabile per le major americane essere ovunque e non su un solo store. Addirittura anche la Paramount ha stretto un accordo con YouTube, una compagnia che fa capo al gruppo Viacom, al momento in causa con Google proprio per l’uso delle clip di sua proprietà sul tubo.

Non è chiaro quando l’opzione del noleggio in streaming sarà abilitata anche per l’Italia, cioè quando ci sarà un accordo tra i nostri distributori e il colosso internazionale, fatto sta che ogni giorno che passa aumentano i potenziali concorrenti i quali, non potendo affidarsi alle case maggiori stringono interessanti patti con i distributori più accorti. E’ il caso raccontato più volte di OwnAir e anche quello di un sito di cinema come MyMovies, che dopo aver sperimentato per qualche anno i LIVE (eventi singoli in cui un certo film è dato in streaming a una certa ora solo per gli utenti che si sono prenotati), adesso lancia MyMoviesWide, servizio di video on demand in collaborazione con Ownair, che offre il noleggio di titoli molto selezionati in streaming a 4€.

Se dunque l’offerta selezionata non manca, risulta sempre meno spiegabile l’assenza di quella più generalista e di massa che non sia il download di iTunes o lo streaming per chi ha l’AppleTv. Certo da noi ancora manca l’hardware da connettere al televisore che possa far fare un salto in avanti a questi servizi ma del resto se mai si inizia…